Ecco le riaperture previste nel decreto: 4 maggio le aziende, 18 maggio negozi, musei e cantieri privati, l’1 giugno bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici.
L’Italia riparte – anche se non troppo – e si avvia verso la cosiddetta Fase 2, quella della convivenza con il Coronavirus ma anche quella del progressivo allentamento delle misure restrittive che finora ci hanno accompagnati. Il premier Conte durante la conferenza stampa di ieri sera (26 aprile) è stato però chiarissimo: non è un tana-libera-tutti. Tutt’altro. Si potrà far visitare ai familiari ma bisognerà comunque mantenere il distanziamento sociale e indossare i dispositivi di protezione (mascherina e guanti). E a proposito di mascherina, Conte ha comunicato che i prezzi risulteranno calmierati: il prezzo sarà massimo 0,50 centesimi.
Non solo. Per ‘non ammalarsi’ il premier ha spiegato che è stata inserita nel Dpcm “una regola più stringente” per chi ha sintomi e febbre a 37,5: “Rimanere a casa, evitare contatti e avvertire il proprio medico“. Ci si potrà spostare all’interno della propria regione di residenza, si potrà anche fare attività motoria ma sempre in solitaria. E sarà sempre consentito ‘il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza’. Inoltre gli incontri tra persone dovranno essere limitati ai familiari stretti, perché rimane in vigore il divieto di assembramento. Resta l’autocertificazione perché si potrà continuare ad uscire solo per motivi di necessità. L’unica cosa che cambia è che alle tre motivazioni che consentono gli spostamenti (lavoro, salute, stato di necessità) se ne aggiunge una quarta: l’incontro con i congiunti. Ok anche ai cibi da asporto: si potrà acquistare presso bar e ristoranti ma poi il cibo dovrà essere consumato a casa o in ufficio. Insomma si riparte, ma molto lentamente per evitare che ci sia una nuova ondata di contagi. Che sono comunque, purtroppo, attesi.
Per quel che riguarda i riti funebri, invece, Conte ha dichiarato che le cerimonie possono svolgersi ma con un massimo di 15 persone presenti.
Vediamo ora le principali novità per l’economia e la ripresa delle attività commerciali: dal 4 maggio si rimettono in moto buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni e anche il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere e i cantieri privati.
Decreto del 26 aprile, quali attività riaprono il 4 maggio
- Bar e ristoranti. Sarà possibile solo acquistare cibo da asporto.
- Cantieri privati.
- Chiese, ma solo per i funerali e solo per un massimo di 15 parenti del defunto.
- Commercio all’ingrosso.
- Industria manifatturiera.
- Parchi e giardini pubblici. Rimangono chiuse le aree bimbi e gli ingressi saranno contingentati.
- Società di sport individuali, con la possibilità di far allenare gli atleti.
Quali attività possono riaprire il 18 maggio
- Musei.
- Negozi al dettaglio, con orari diversi per evitare ore di punta.
- Società di sport di squadra.
Quali attività possono riaprire l’1 giugno
- Bar e ristoranti, con nuove misure per rispettare le distanze.
- Estetisti.
- Parrucchieri.