In un comunicato stampa il Partito Democratico di Nettuno affronta il tema della riapertura della discesa a mare della Divina Provvidenza. Nel comunicato si legge:
“La Santa Sede, precedente proprietaria del bene, ne ha più volte proposto, senza successo, l’acquisto alle diverse amministrazioni comunali che si sono susseguite. Per queste ragioni il sito è divenuto proprietà di un privato che lo ha legittimamente acquistato. Ora, l’attuale proprietario – prosegue il comunicato – cittadino nettunese, si dichiara disponibile, nell’interesse della città, a cedere gratuitamente una parte della terrazza, lungo un fronte di cinque metri, allo scopo di consentire un affaccio sul panorama ed una discesa sulle spiagge tramite una nuova scala da realizzare“.
Il PD vuole sollecitare l’attuale amministrazione, sia a verificare la disponibilità del proprietario, sia la realizzabilità della scala in termini economici, che da una prima stima risulterebbe di circa 30mila euro “che inciderebbero minimamente sull’economia di un bilancio come quello del comune di Nettuno (che ammaonta a circa 60 milioni annui” si legge nel comunicato, che prosegue “Invece di inseguire improbabili accessi al mare di ponente, invitiamo l’amministrazione a evitare nuove brutte figure e ad adoperarsi per la buona riuscita dell’iniziativa che risolverebbe definitivamente il problema, con grande soddisfazione di tanti cittadini e turisti. Ciò restituirebbe a tutti coloro che amano quel tratto di litorale, tra i più suggestivi della nostra splendida cittadina, una opportunità – gratuita – da non perdere“.
In conclusione arriva un messaggio diretto e preciso al sindaco di Nettuno, Angelo Casto “Sindaco Casto, non perdere questa occasione! Intanto acquisisci gratuitamente l’area! La scala si potrà realizzare anche in un secondo momento se, come tu dici, quest’anno il bilancio non lo permette. Il Partito Democratico di Nettuno è anche disposto a mettere in atto un’iniziativa di raccolta fondi, un crowdfunding, allo scopo di trovare le risorse necessarie al finanziamento dell’opera“.