Proseguono le polemiche in merito al ponte in calcestruzzo sorto sui resti della Villa Imperiale

Il molo in calcestruzzo, costruito sui resti della Villa Imperiale, fa ancora bella mostra di sé. I lavori, ordinati dalla Regione Lazio, furono bloccati quasi due anni fa, a seguito dell’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura a carico della ditta Icem srl, che si occupava della costruzione del pontile.
Oggi, sulla vicenda di questo molo di cemento, è intervenuta anche Città Futura Anzio, la cui portavoce Chiara Di Fede scrive:
A seguito di numerose segnalazioni e coerentemente con il percorso intrapreso quattro anni fa come attivista del Comitato Tutela Villa e Grotte di Nerone, ho provveduto a segnalare via PEC il preoccupante stato di conservazione ed abbandono del molo in cemento, realizzato a “protezione” dei resti dell’antico porto neroniano, presso le Grotte di Nerone, al presidente della VI Commissione Ambiente regionale, on Enrico Panunzi, chiedendo che si intervenga per il ripristino delle condizioni di sicurezza e di decoro del sito”.