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Nettuno, mare inquinato: Legambiente incontra i gestori balneari

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Il mare di Nettuno è ancora inquinato, soprattutto nel tratto di costa dove sfocia il fiume Loricina vicino al Santuario di Santa Maria Goretti. Il Circolo Legambiente “Le Rondini” incontra i gestori dei stabilimenti balneari. 

Una delegazione del Circolo Legambiente Le Rondini di Anzio e Nettuno ha incontrato una rappresentanza di proprietari di stabilimenti balneri di Nettuno, per discutere sulla questione del mare inquinato causato dal fiume Loricina. In precedenza alcuni proprietari e gestori avevano incontrato il sindaco che gli aveva assicurato il suo impegno nel riportare l’intera costa nettunese alla balneabilità. Anche il circolo di Legambiente aveva chiesto al vice sindaco di monitorare e controllare tutti gli scarichi irregolari nel Loricina.

La canalizzazione del fiume, che sarebbe dovuta avvenire tramite un tubo che sfociasse in mare a 800 metri dalla costa, era stata realizzata nel 2001 ma il tubo si era subito ostruito per mancanza di filtri che avrebbe dovuto bloccare la sabbia; quindi il lavoro non aveva superato il collaudo. “La maggior parte delle pompe di sollevamento delle acque bianche sia guasta e che il comune dovrebbe vigilare sulla funzionalità dell’impianto fognante e di depurazione” affermano alcun i gestori degli stabilimenti.

La responsabile del Circolo, Anna Tommasetti, ha dichiarato che è disposta a studiare, insieme ai gestori degli stabilimenti balneari, tutte le azioni possibili per un totale disinquinamento che verrà proposto al sindaco Casto durante un incontro. “L’intento è anche quello di  attivare, con iniziative pubbliche, tutti gli enti ed organismi che devono curare la pulizia del Loricina e delle sue sponde – ascrive la Tommasetti in un comunicato – osserviamo infine che l’imponente cementificazione della costa, dove si è innalzato un muro compatto (banchine del porto, abitazioni ed altro) che impedisce alle acque piovane di defluire, porta ai frequenti allagamenti del lungomare”.