Il consiglio comunale di Nettuno ha votato all’unanimità dei presenti, erano tre 14, la revoca della cittadinanza onoraria che era stata conferita nel 1924 a Benito Mussolini. A tenere il numero legale il gruppo Patto per Nettuno che alcune settimane fa aveva presentato la proposta di delibera, poi recepita dalla maggioranza di centrosinistra. Maggioranza che, però, numericamente perde numeri. Si tratta di cinque dei sei consiglieri della lista Burrini. Al momento del dibattito è stata la capogruppo Roberta Bianchi a spiegare i motivi dell’abbandono dell’aula “perché l’argomento non era nel programma elettorale”. Della stessa lista hanno disertato i lavori dell’assise i consiglieri Francesco Filomeno, Stefano Passamonti, Antonello Mazza e Maria Rosaria Concilio. L’unica rimasta della lista Burrini e che ha votato a favore della revoca della onoraria a Mussolini è la consigliera Gianna Rossigno. Presenti al dibattito, ma usciti dopo l’intervento critico, i consiglieri di Fratelli d’Italia Paolo Gatti e Alessandra D’Angeli. Assenti ai lavori i consiglieri del gruppo di Forza Italia Ivano Di Pietro e Daniele Maggiore e quelli di patto di Nettuno Progetto Comune Simona Sanetti e Francesca Pambianco.
La revoca della cittadinanza onoraria è stata dunque approvata con i voti del sindaco Nicola Burrini, del presidente del consiglio comunale Roberto Alicandri, dei consiglieri del partito democratico Paolo Rossi, Letizia Catella, Massimo Milo, Samantha Bernardi, Silvia Vitali, Flavio Catanzani, Patrizia Palma. A favore della revoca Gianna Rossigno della lista Burrini, Antonio Taurelli, Carlo Contee Gianfranco Rabini della lista Patto per Nettuno e Alessandro Lo Rillo della lista Leali a Nettuno.
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