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Brighton & Hove Albion: cosa sapere sull’avversario della Roma in Europa League

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La Roma è tornata a volare sulle ali dell’entusiasmo da quando c’è Daniele De Rossi in panchina. I paragoni con gli ultimi risultati ottenuti da José Mourinho si stanno già sprecando, ma i tifosi sono convinti di poter risollevare le sorti di una stagione che sembrava già compromessa. L’obiettivo massimo sarebbe quello di centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League e non è strettamente necessario piazzarsi al quarto posto in campionato per riuscirci. Anche dopo il successo sul Feyenoord nel turno degli spareggi, le quote sull’Europa League faticano ad inquadrare la Roma nel novero delle prime favorite alla vittoria della coppa, ma c’è da riscattare la delusione legata alla finale dell’anno scorso. Vincere la seconda competizione continentale per club garantirebbe comunque la partecipazione alla Champions, ma il prossimo ostacolo da superare agli ottavi potrebbe presentare più insidie del previsto: si tratta del Brighton & Hove Albion.

La squadra inglese, che dal 2022/2023 è allenata dall’italiano Roberto De Zerbi, è una delle rivelazioni più recenti della Premier League. Il periodo d’oro del club risale invero ad oltre un secolo fa, quando vinse la Charity Shield (oggi Community Shield) nel 1910. La storia del Brighton non è molto ricca: nel corso dei vari decenni non sono mai stati raggiunti risultati di rilievo e al massimo i Seagulls hanno disputato il replay della finale di FA Cup, nel lontano 1983. Da allora si erano praticamente perse le tracce del Brighton, costretto a navigare costantemente tra la seconda e la terza divisione del calcio inglese. Solo negli ultimi 10 anni questa squadra è tornata seriamente alla ribalta.

Dopo aver perso ben 3 semifinali di playoff per la promozione in Premier League, nel 2017 il Brighton ha conquistato aritmeticamente il secondo posto in Championship, facendo così ritorno nel massimo campionato a 34 anni di distanza dall’ultima volta. Nelle stagioni seguenti i Seagulls sono riusciti a salvarsi più o meno comodamente e nel 2022 si sono spinti fino al nono posto in classifica, ottenendo così quello che sarebbe stato fino a quel momento il miglior piazzamento della loro storia in Premier. Un risultato pronto per essere superato nel giro di un solo anno, complice l’avvento in panchina di De Zerbi. Nella passata stagione, infatti, il Brighton è arrivato addirittura sesto, qualificandosi in Europa League. Quella di quest’anno è dunque la prima partecipazione in assoluto di questa squadra ad una coppa europea.

Il tecnico degli inglesi non ha certo bisogno di presentazioni. Da tempo il nome di De Zerbi viene associato alla costruzione dal basso, un concetto che il mister ha sviluppato soprattutto ai tempi del Sassuolo. Tra il 2021 e il 2022 De Zerbi ha iniziato le sue esperienze all’estero allenando per un breve periodo lo Shakhtar Donetsk, ottenendo comunque ottimi risultati: 15 vittorie su 18 partite in campionato e una Supercoppa d’Ucraina in bacheca. Non sono state poche le big italiane che lo hanno corteggiato negli ultimi anni, ma dopo l’exploit col Brighton sarà ancora più difficile rivedere il tecnico bresciano in Serie A.

Il gioco di De Zerbi si basa molto sul possesso palla, volto perlopiù a inibire le manovre degli avversari e in particolare le loro ripartenze. De Zerbi ha impiegato finora sia la difesa a 4 sia quella a 3, ma in genere si affida come modulo al 4-2-3-1. La rosa del Brighton non è certo paragonabile a quella di tante altre squadre che partecipano all’Europa League, eppure gli elementi interessanti non mancano: da Danny Welbeck a James Milner, passando per Adam Lallana ed Ansu Fati, che al Barcellona aveva ereditato la maglia numero 10 di Messi. La Roma dovrà tenere gli occhi aperti, perché a questo Brighton il ruolo di outsider calza a pennello.