Riscoprire il dialetto nettunese. È questo il senso della bella iniziativa dell’associazione Memorie Nettunesi che ha collocato otto targhe con le foto d’epoca e i nomi antichi delle vie del Borgo medievale di Nettuno. Insomma, la toponomastica in dialetto:
“o Cavone”, “a Fontana vecchia”, “a Marciaronda”, “O buco (chio de sotto)”, “A madonnella”, “O buco (chio de sopra)”, “Via de a mola”, “O supportico”.
A spiegare il senso dell’iniziativa il presidente dell’associazione Rodolfo Ottolini che ha voluto evidenziare l’importanza di non perdere la memoria delle strade antiche di Nettuno dove intere generazioni di nettunesi hanno giocato. E dove gli artigiani svolgevano gli antichi mestieri. In proposito l’apposizione delle targhe segue di qualche giorno l’inaugurazione del nuovo laboratorio di ceramica di Laura Gatti e Antonio Silvestri in piazzetta Segneri al Borgo medievale.
All’iniziativa dell’associazione Memorie Nettunesi erano presenti i Commissari Prefettizi Antonio Reppucci e Gerardo Infantino.
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