Il laboratorio di ceramica fondato da Emma Gatti nel 1939 lascia definitivamente il seminterrato del palazzo della Divina Provvidenza, lo storico edificio chiuso dal Comune di Nettuno nel 2018 per problemi legati all’agibilità dei locali. Una decisione che ha impedito ai ceramisti Antonio Silvestri e Laura Gatti, ma anche ad altre associazioni culturali di proseguire l’attività.
Da allora nessun intervento è stato eseguito sulla struttura per consentire la sua riapertura. E questi anni le attrezzature del laboratorio di ceramica sono rimaste nel seminterrato inutilizzate. Nei giorni scorsi la commissione straordinaria ha accolto la richiesta di Laura Gatti ed Antonio Silvestri che avevano chiesto di portare via l’attrezzatura. “Il trasferimento dei beni e delle opere d’arte di quel che rimane del laboratorio della Divina Provvidenza – spiegano – è un fatto di vitale importanza“.
I ceramisti hanno infatti trovato una soluzione alternativa per poter ripartire con l’attività. “Confermiamo la nostra intenzione di continuare a rappresentare la municipalità Nettunese in manifestazioni istituzionali, culturali e sportive come ormai accade da molti decenni, mettendo a disposizione opere in ceramica”, spiegano in proposito. Hanno quindi tenuto a ringraziare il prefetto Antonio Reppucci e la commissione straordinaria che ha consentito il trasferimento dell’attrezzatura. “Ringraziamo inoltre le persone amiche che in questo momento delicato ci sostengono – spiegano Silvestri e Gatti – e per tutti citiamo il professor Waldemaro Marchiafava”.