Dopo la promozione in serie D, arriva un’altra soddisfazione in casa dell’Anzio. Quella dell’archiviazione del “caso” Marco Giordani da parte della procura federale che dopo aver concluso le indagini ha precisato che “allo stato non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare“. Ricordiamo che durante la stagione nelle redazioni dei giornali arrivò una lettera indirizzata alla procura federale, alla quale si chiedeva di aprire un’inchiesta nei confronti dell’attaccante anziate. Tutto ebbe inizio al termine dello scorso campionato di Eccellenza, quando al calciatore era stata comminata una giornata di squalifica. Nella prima gara contro il Cerveteri l’attaccante non era in lista. Tuttavia quella partita venne annullata per errore tecnico arbitrale e fatta ripetere. Successivamente, sempre secondo quanto scritto nella lettera, Marco Giordani avrebbe dovuto scontare la squalifica, cosa che non sarebbe avvenuta nella gara immediatamente successiva alla pubblicazione del comunicato riportante la sentenza. Il “caso” come dicevamo, è stato archiviato dalla federcalcio. Archiviazione che ovviamente raccoglie la soddisfazione della società biancazzurra che ha sempre sostenuto della posizione regolare del calciatore. Ed era pronta a provarlo. Sull’archiviazione l’Anzio sul proprio profilo facebook ha emesso il seguente comunicato: “Dopo mesi di parole a vuoto, di insinuazioni e di meschinità di vario genere da parte di molti, la società Anzio Calcio è lieta di annunciare l’archiviazione da parte della Federazione del “caso” Giordani, ovvero la presunta irregolarità nell’aver schierato un calciatore squalificato. Si potrebbero dire molte cose in un momento come questo, ma preferiamo goderci l’ennesima vittoria, in questo caso della giustizia. Dopo il campo è arrivata un’altra grande affermazione, probabilmente quella che ha più valore a livello morale. Ci dispiace per il partito dei disfattisti e di chi ha provato a mettere in dubbio la bontà del nostro operato. Peccato, è andata male. Sempre forza Anzio“.
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