L’aumento dei furti di motorini in Italia è diventato un fenomeno preoccupante negli ultimi anni. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Viasat, nell’ultimo anno il numero di furti di ciclomotori, moto e scooter è aumentato del 16% rispetto all’anno precedente, con più di 30.000 motorini rubati in tutto il paese. Secondo i calcoli, ogni ora, in Italia, vengono rubati almeno 4 motorini, 2595 al mese.
I dati raccolti evidenziano che i furti avvengono principalmente nelle grandi città, dove i mezzi sono spesso parcheggiati in strada e a portata di mano dei malviventi. Ma non solo, anche le zone rurali non sono al riparo dai ladri, soprattutto nei periodi in cui ci sono meno controlli.
Posta l’importanza di sottoscrivere una copertura assicurativa specifica per i ciclomotori (l’assicurazione moto e scooter può tutelare in caso di furto, incendio o incidente, garantendo una maggiore tranquillità e protezione finanziaria), per proteggersi da questi episodi, molti proprietari di motorini stanno cercando di adottare misure di sicurezza efficaci. Tra queste ci sono l’utilizzo di catene e lucchetti, l’installazione di antifurti GPS, o la scelta di parcheggiare il mezzo in garage o in posti sorvegliati.
Ma esistono dei segnali a cui prestare attenzione per capire se, effettivamente, il proprio motorino è a rischio furto? Scopriamolo
Segnali di furto, come riconoscerli?
Negli ultimi tempi, tra i ladri di mezzi a due ruote, sembra essersi fatta strada una nuova tendenza. Forti di rapine già sventate e tecniche ormai conosciute (come quella che vede come protagonista una piccola pietra che, lanciata su una fiancata del mezzo, simula il rumore di un oggetto o una persona colpita, attirando l’attenzione del conducente costretto a fermarsi e scendere dal motorino), hanno ideato un trucco che permette di agire nell’ombra senza destare sospetti.
La tecnica consiste nell’applicare della colla ad asciugatura rapida all’interno della fessura della chiave, ostruendo l’ingresso della stessa e costringendo il proprietario ad abbandonare il mezzo – con la chiave inserita – per cercare aiuto o per porre rimedio al danno in un secondo momento. La sicurezza, da parte di chi possiede il ciclomotore, di agire in questo modo viene dalla certezza che, se lui stesso non può mettere in moto il mezzo, nessun altro potrà farlo.
In realtà, questo è solo il preludio della truffa, che si trasforma in vero e proprio furto durante la notte, quando moto e motorini colpiti vengono caricati su un furgone per poi essere riparati e rivenduti.
Cosa fare in caso di truffa o tentativo di furto del mezzo
Se ci siamo accorti di essere stati presi di mira dai ladri con la truffa della colla ecco cosa fare:
- spostare immediatamente lo scooter o la moto in un luogo sicuro, come un garage, stando bene attenti se qualcuno vi sta seguendo;
- contattare le forze dell’ordine per effettuare una denuncia contro ignoti e documentare l’accaduto;
- chiedere ai passanti se hanno visto qualcosa e, in caso di conferma, farsi dare una descrizione dettagliata delle persone che hanno compiuto l’atto e prendere nota dei contatti dei testimoni.