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Studenti francesi in visita per il gemellaggio con l’IC Nettuno II

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Il 22 marzo nel plesso di via Canducci, gli studenti della scuola media hanno accolto calorosamente i 40 alunni del Collège Raimu di Bandol, cittadina costiera del sud della Francia gemellata con Nettuno. In occasione della loro gita a Roma, gli alunni francesi hanno voluto far visita ai loro colleghi italiani – ormai amici di penna – con i quali scambiano lettere ed e-mail da settembre scorso. La giornata è stata ricca di attività organizzate minuziosamente: è stata aperta dal coro scolastico diretto dal professore Riccardo Martino che ha cantato l’inno nazionale, francese ed europeo ed è proseguita con la visita del plesso scolastico e del Cimitero Americano, un pranzo in pizzeria, una passeggiata in centro e per terminare, la caccia al tesoro al Borgo con annessa premiazione al Forte Sangallo, nella Sala dei Sigilli. L’evento patrocinato dal Comune di Nettuno ha visto come protagonisti indiscussi gli studenti delle due scuole che, passato il primo momento di timidezza, hanno subito approfondito i legami che avevano creato tramite le corrispondenze. È stato un input del Dirigente scolastico Ida Balzano, in seguito a una mail ricevuta dal Collège, a far scattare la collaborazione tra le due scuole e Sabrina Di Cocco, professoressa di francese dell’I.C. Nettuno II, ha colto subito la palla al balzo. Il progetto è stato pensato su piano biennale: durante questo primo anno, gli studenti della classe 2°B hanno instaurato una corrispondenza con gli alunni del Collège Raimu, visto che qui si studia il francese e lì l’italiano; mentre per il prossimo anno è previsto un viaggio in cui gli studenti nettunesi frequenteranno per alcuni giorni la scuola francese, verranno ospitati dalle famiglie dei loro coetanei e viceversa con gli studenti francesi a Nettuno. Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo anche da Tressi D’Alessandro, professoressa di italiano al Collège Raimu e responsabile del progetto in Francia. “È la prima volta che partecipiamo ad uno scambio in presenza e a livello di apertura mentale è molto importante per i ragazzi che, a Bandol, – dice D’Alessandro – vivono tutti nella loro bolla d’oro”. Alla cerimonia di apertura, il Prefetto Antonio Reppucci ha affermato che “questa giornata costruisce ponti e abbatte gli argini”. I gemellaggi, si sa, sono dei potenti strumenti concepiti per favorire lo sviluppo dell’identità europea tra cittadini di Stati membri. Saper sfruttare uno strumento del genere, soprattutto in contesti educativi, può significare aprire per la prima volta le porte dell’Europa agli occhi di chi non ne ha mai fatto esperienza. Il progetto è decisamente ben riuscito: attraverso il dialogo interculturale e lo scambio di esperienze tra gli studenti delle scuole medie di due Paesi diversi, gli alunni si sono fatti una prima idea di cosa possa voler dire essere europei.