Sulla vicenda relativa al ritardo dell’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’asilo nido comunale “Il Germoglio” intervengono la segretaria del PD e locale Claudia Giardiello e gli ex consiglieri comunali Roberto Alicandri e Marco Federici. Lo fanno con una dura nota di accusa nei confronti della passa l’amministrazione comunale Coppola.
“La questione dall’asilo nido comunale, che ha visto in pericolo il futuro di questo importante servizio per le famiglie nettunesi, – scrivono – è l’ennesima dimostrazione della totale incapacità amministrativa del centrodestra di Nettuno. Non si può dare certo la responsabilità alla BCC di Nettuno, che aveva già concesso una proroga alla scadenza per l’inizio dei lavori dopo aver concesso generosamente centinaia di migliaia di euro per un’opera pubblica per la città. Ovviamente non si può pensare neanche che il commissario possa esserne responsabile, visto anche l’importante risultato ottenuto ieri di salvare la ristrutturazione grazie anche, vogliamo dirlo, all’impegno preso dalla BCC. Resta però evidente – continua la nota – che la totale responsabilità di tutta questa querelle è da attribuirsi a costoro che durante il periodo di amministrazione non sono riusciti a fare nulla se non litigare, mettersi medagliette e spartirsi posti di potere. I danni fatti a Nettuno dal centrodestra sono non solo sotto gli occhi di tutti ma purtroppo non finiscono mai di venir fuori. Riguardo a questi lavori, vogliamo ricordare, che in consiglio comunale palesammo appunto le nostre preoccupazioni circa la chiusura temporanea dell’asilo nido proprio perché pensavamo che l’incapacità del centrodestra avrebbe causato non solo la mancata ristrutturazione ma che si sarebbe seriamente rischiato la chiusura definitiva del solo asilo comunale della città. Oggi – concludono Alicandri, Giardiello e Federici – fortunatamente la città ha avuto una buona notizia ma è giusto che non si dimentichi coloro che sono stati i responsabili dell’ennesima figuraccia e che se non ci fossero stati gli odierni attori la struttura avrebbe rischiato di chiudere per sempre”.
Carla Giardiello
Roberto Alicandri
Marco Federici