È molto importante conoscere il grado di umidità che si trova all’interno degli ambienti. Un eccesso di umidità, così come un’aria troppo secca, può essere dannosa per la salute. Ma anche in altri ambiti diversi da quello domestico può essere fondamentale mantenere sotto controllo il livello di umidità. Esiste uno strumento che consente di misurare questa grandezza: si tratta dell’igrometro, che valutando le variazioni di pressione e la temperatura riesce a fornire il dato relativo al quantitativo di umidità presente nell’aria.
L’uomo ha sempre cercato di trovare un modo di misurare l’umidità: i primi strumenti specifici risalgono al 1.400: anche Leonardo da Vinci realizzò il suo modello di igrometro. Nel corso degli anni sono stati sviluppati strumenti sempre più affidabili e precisi, fino ad arrivare alle attuali versioni digitali, disponibili in diverse tipologie per poter essere utilizzati in svariate applicazioni. Vediamo come funzionano questi dispositivi, che caratteristiche hanno e dove trovarli.
A cosa serve l’igrometro e come scegliere il modello giusto
L’igrometro è un dispositivo in grado di calcolare l’umidità relativa dell’aria. Questo dato esprime il rapporto tra la quantità di vapore acqueo presente in un preciso momento nell’atmosfera e la quantità massima di vapore acqueo che può essere presente in determinate condizioni di pressione e temperatura. In altre parole, l’umidità relativa (espressa in percentuale) è il rapporto tra l’umidità assoluta e l’umidità di saturazione.
Per individuare il dispositivo migliore è bene affidarsi a portali specializzati come, ad esempio, quello di RS Components: su questo sito è possibile trovare un’ampia selezione di igrometri, adatti ad ogni tipo di applicazione. Questa azienda offre soluzioni per tutte le esigenze: i filtri di ricerca permettono di trovare subito i dispositivi che presentano le caratteristiche desiderate. Misura massima e minima, precisione, tipo di display, caratteristiche della batteria e dimensioni: questi sono alcuni dei parametri su cui è possibile impostare la ricerca.
Dove vengono utilizzati gli igrometri?
Gli igrometri sono strumenti molto versatili, utilizzati in diversi ambienti. Nelle case e negli uffici permettono di verificare che il livello di umidità non si discosti troppo dal livello ideale (40/55%) per la salute delle persone presenti. Nelle industrie consentono di verificare che non si presentino delle variazioni di umidità che si possono rivelare negative nel processo di produzione. Ma il monitoraggio dell’umidità è fondamentale anche in altri contesti.
Si pensi per esempio ai laboratori di ricerca, alle industrie alimentari e tessili, alle cartiere, agli impianti di essiccazione, alle serre, agli ospedali, ai musei in cui vengono conservati reperti sensibili all’umidità e così via. Ma non esistono solo igrometri che permettono di rilevare l’umidità nell’aria: esistono anche strumenti in grado di rilevare l’umidità presente nei materiali come il legno, l’intonaco, il cemento o il calcestruzzo; questi strumenti possono essere distruttivi o non distruttivi.
Tipologie e vantaggi dei modelli digitali
Le tante possibili applicazioni hanno portato allo sviluppo di moltissime tipologie diverse di igrometro. Tra i modelli più diffusi ci sono quelli capacitivi, quelli resistivi, quelli con fibre, quelli analogici, quelli manuali e quelli elettrici. Esistono anche dei modelli che non si limitano al rilevare l’umidità: alcuni permettono di conoscere anche la temperatura e la pressione. Gli strumenti che registrano i dati rilevati e permettono di misurare le variazioni di umidità nell’arco di un intervallo di tempo vengono detti igrografi.
I moderni igrometri digitali presentano diversi vantaggi. L’umidità viene misurata attraverso dei sensori analogici, ma il dato viene mostrato su un display. Il dispositivo non necessita di particolare manutenzione e non deve essere calibrato regolarmente. Le rilevazioni sono rapide e molto precise; l’utilizzo è abbastanza intuitivo e le dimensioni sono compatte. Inoltre, molti modelli digitali forniscono informazioni aggiuntive che possono tornare utili.