Dopo due giorni di silenzio seguiti all’uscita della maggioranza del gruppo di Fratelli d’Italia, arriva la risposta del sindaco di Nettuno Alessandro Coppola. Lo fa con una lettera aperta sulla propria pagina Facebook. Ecco il testo:
“Cari cittadini e Care Cittadine,
Sento il dovere, nonché il bisogno, di rivolgermi direttamente a voi. Questi per me sono stati mesi estremamente difficili e provanti. La crisi politica della maggioranza è evidente ed è inutile negarla. Il nostro è stato un progetto nato nel 2018 e che ci ha portato tre anni fa ad ottenere la fiducia dei nettunesi che ci hanno investito dell’onore di guidare la nostra splendida città.
Un progetto che raccoglieva anime diverse accomunate, però, dall’amore per Nettuno e dalla volontà di fare qualcosa per migliorare il nostro paese. Ogni singolo gruppo ed ogni singolo componente che negli anni ha sostenuto il mio mandato, sono certo, ha messo sempre al centro del suo lavoro, fosse esso da consigliere o da assessore, il bene per la nostra comunità. Purtroppo la politica, per sua natura, è mutevole e nel tempo si sono innescate diverse dinamiche che hanno portato la maggioranza a disunirsi e di questo me ne assumo la più completa responsabilità essendone il capo politico.
In questi tre anni abbiamo affrontato sfide enormi, a partire dalla pandemia e dalla gestione dell’emergenza, passando per le ripartenze a singhiozzo e fino ad arrivare all’insediamento della Commissione di Accesso. In questi tre mesi ho dato, assieme a tutti i miei collaboratori, la massima disponibilità ai commissari con l’obiettivo di fargli svolgere al meglio il loro lavoro al fine di fare chiarezza sui sospetti che le indagini giudiziarie hanno calato su Nettuno. Sono il primo a volere la massima trasparenza e che venga fugato ogni dubbio sul coinvolgimento del nostro Comune in attività o vicende che non siano perfettamente e inconfutabilmente legali.
Ho scelto di mettermi in gioco e candidarmi a Sindaco, pur non avendo mai svolto politica attivamente, con il solo ed unico scopo di lasciare qualcosa a questa città che professionalmente mi ha dato tutto. Qui sono nato, qui sono cresciuto e qui ho costruito la mia famiglia e la mia carriera. Essere Sindaco della NOSTRA Nettuno per me è un onore altissimo ed ho svolto questo ruolo sempre con grande dedizione e passione, pur sbagliando in talune occasioni perché sbagliare è nella natura umana ed io non ne sono immune.
Quello di guidare il nostro Comune è un compito che intendo svolgere fino all’ultimo giorno possibile e soprattutto finché la commissione di accesso non abbia terminato il suo lavoro.
Non trovo giusto lasciare il timone nel momento più difficile e sono pronto a prendermi tutte le conseguenze di questa mia scelta che alcuni di voi potranno non condividere, ma che spero possiate comprendere. Se la commissione di accesso, come credo e spero, non rileverà elementi che giustifichino l’ennesimo commissariamento del nostro Comune, è mia intenzione attuare una idea di città che guardi al futuro in un momento storico straordinariamente favorevole per portare a compimento opere che possano cambiare in meglio il volto di Nettuno.
Abbiamo ottenuto già 10 milioni di euro dal PNRR per la riqualificazione del centro e del litorale e per la messa in sicurezza e la ristrutturazione della Divina Provvidenza, un simbolo culturale di Nettuno chiuso da quasi 5 anni. Siamo vicini a chiudere uno storico accordo con le Ferrovie dello Stato per la cessione dell’area limitrofa alla Stazione. Un accordo cercato da ogni amministrazione negli ultimi trent’anni e che siamo ad un passo dal chiudere.
Siamo riusciti finalmente a riunire e coinvolgere tutti gli Enti e le Istituzioni in un tavolo di lavoro continuo per il recupero di Torre Astura dove potrà sorgere un’università di Biologia Marina che potrà lavorare, proteggere e valorizzare un’area naturalistica e storica di inestimabile valore che ha tutto per essere polo anche turistico, nel pieno rispetto dell’ambiente, e un fiore all’occhiello di tutto il litorale laziale.
Nettuno ha bisogno di un governo e non può permettersi anni di stallo che non consentirebbero di portare a termine le oltre 60 opere pubbliche già in progetto e le molte altre che potrebbe sorgere.
Fino all’ultimo giorno possibile voglio lavorare a questo e faccio appello a tutte le forze sane del nostro paese, politiche e dell’associazionismo, affinché facciano altrettanto. Chiunque condivida questo mio intento e questo mio pensiero troverà sempre la mia porta aperta e in me un alleato fedele schierato sempre dalla parte di Nettuno e dei nettunesi.
Cosa ci riserverà il futuro non lo possiamo sapere, ma nel presente tutti noi cittadini abbiamo l’obbligo morale e civile di fare il massimo possibile per la crescita e la custodia della nostra città”.
Alessandro Coppola
Comprendiamo lo stato d’animo del sindaco Coppola. Resta il problema dell’assoluta mancanza dei numeri che in questo momento vede il sindaco sostenuto da dieci consiglieri comunali, mentre 13, forse 14, si ritrovano all’opposizione. I numeri dicono chiaramente che non ha più la maggioranza in consiglio comunale. E con questi dieci consiglieri comunali forti del loro pacchetti di voti sostanzialmente inadeguati a svolgere il ruolo, non crediamo possa attuare progetti per una Nettuno diversa. Se poi qualcuno della minoranza andrà in suo soccorso, quella sarà un’altra questione da affrontare. In politica si chiama ribaltone. Se ne parla. Staremo a vedere. (ii)