“Non è finita qui“. Lo ha detto nel suo intervento Edoardo Levantini del Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno partecipando alla manifestazione “Il silenzio è mafia“. “Le carte dell’inchiesta Tritone – ha precisato -, lasciano pensare che ci possano essere ulteriori sviluppi. Oggi qualcuno dirà che non vogliamo bene alle nostre due città. Ma è bene che si sappia che oggi Anzio e Nettuno sono come Ostia, dove tutte le mafie sono radicate. Il vantaggio è che oggi conosciamo i loro nomi e sappiamo come si muovono. Ma certo è che su questo territorio la ‘Ndrangheta è una realtà”. Quindi, criticando quei commercianti “che nascondono la realtà“, ha voluto ricordare Giorgio Moscatelli, commerciante, “che negli anni ’80 – ha ricordato Levantini – denunciò il fenomeno dell’estorsione“. Quindi ha concluso il proprio intervento con un appello alle forze politiche sane “di continuare ad essere presenti su questi territori“.
Per Laura Bella, della Camera del lavoro della Cgil, è il momento della riscossa. “La mafia è un cancro che dilaga della società civile nelle economie e si è infiltrata ancora di più sfruttando l’emergenza della pandemia. Oggi stanno per arrivare i fondi del PNRR, che è un piatto ricco, ed invece è necessaria la massima vigilanza perché quelle risorse siano destinate per uno sviluppo sostenibile. È il momento di essere presenti. Oggi vanno sconfitti il silenzio è l’indifferenza. Che sia l’inizio del rilancio di un percorso per ricostruire questi territori. Come sindacato ci siamo e ci saremo. E faremo prossimamente delle iniziative contro il lavoro nero e per la legalità”.
Alessandro Magliozzi di Reti di Giustizia ha spiegato come “purtroppo la presenza della ‘Ndrangheta è una componente della nostra quotidianità e condiziona le nostre vite”, ha detto. “Dobbiamo trovare il modo per uscire da questa palude – ha continuato -, sgretolare il muro di omertà affinché Anzio e Nettuno tornino ad essere terre di sviluppo e giustizia sociale, non di mafia“.
Per Giammatteo Piersanti della Uil Lazio “il fatto che le istituzioni locali non abbiano fatto chiarezza, credo sia una grave responsabilità”, ha detto. “C’è tutto il nostro sostegno – ha aggiunto – a collaborare per il rinnovamento della vita sociale di Anzio e Nettuno”.
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