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Anzio, sulla mozione di sfiducia al sindaco l’opposizione procede in ordine sparso

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Mentre la commissione d’indagine ha già iniziato lavori al Comune di Anzio, la minoranza in consiglio comunale procede in ordine sparso e manifesta chiare spaccature su come procedere. Proprio nelle ultime ore i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Alessio Guain e Rita Pollastrini, l’indipendente Maria Teresa Russo e il rappresentante di Alternativa per Anzio Luca Brignone hanno predisposto una proposta di mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Candido De Angelis. Ma per portare in consiglio comunale la mozione, servono dieci firme e al momento ne mancano ancora sei. E sarà molto difficile raggiungere questo numero. Anzi, è proprio una missione impossibile. Con tutta probabilità, lunedì la proposta di mozione sarà firmata anche da Lina Giannino del Partito Democratico, mentre è molto difficile che apporranno la firma Anna Marracino di Italia Viva e l’indipendente Marco Maranesi. Poco fa, in una nota, lo stesso Maranesi ha invitato il sindaco di Anzio De Angelis a rassegnare le dimissioni per il bene della città visto che l’azione l’attività della commissione d’indagine avrebbe paralizzato gli uffici comunali.

L’iniziativa dei quattro consiglieri comunali di opposizione di portare la mozione di sfiducia in consiglio, contrasta con la richiesta di consiglio comunale che era stata sottoscritta alcuni giorni fa da Lina Giannino e Luca Brignone. In quell’occasione, gli altri consiglieri di minoranza, interpellati, avevano ritenuto giusto non firmarla. “In quel momento mi sembrava la linea più logica – spiega Lina Giannino – convocare rapidamente il consiglio comunale per avviare un confronto politico e discutere le dimissioni del sindaco; per quel tipo di richiesta sarebbero bastate cinque firme, ma, purtroppo, in quel momento avevamo firmato io e il collega Brignone, mentre gli altri consiglieri di minoranza avevano ritenuto di non firmare. Chiaramente io lunedì firmerò la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco presentata dai colleghi, ma è evidente che non arriveremo mai a raccogliere le 10 firme necessarie per andare in consiglio comunale. Con la mia richiesta invece potevamo far convocare subito l’assise, ma non sono stata compresa. E in un momento così difficile, mi dispiace proprio. Qui – aggiunge Giannino – non è che è uno deve fare la corsa ad essere il primo della classe, qui occorre essere pratici e lucidi su come muoversi. E mi pare che fino ad oggi come opposizione non lo siamo stati“.