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Piani di zona, sul capofilato l’assessore Noce accusa il comune di Anzio: piovono critiche dalla minoranza

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Nella commissione trasparenza convocata questa mattina al Comune di Nettuno, l’assessore ai servizi sociali Maddalena Noce ha criticato il comportamento del Comune di Anzio che ha definito “sfuggente” nella fase di passaggio del capofilato da Nettuno ad Anzio. Una presa di posizione stigmatizzata e criticata dai consiglieri comunali di opposizione al Comune di Anzio Maria Teresa Russo, Rita Pollastrini, Alessio Guain, Luca Brignone e Lina Giannino.
“Questa mattina – si legge nella nota dei cinque consiglieri di opposizione –, nella Commissione Trasparenza del comune di Nettuno sul passaggio di Capofilato per la gestione dei servizi sociali da Nettuno ad Anzio, resa pubblica sulla pagina istituzionale dell’Ente, sono state fatte accuse gravissime da parte dell’Assessore Noce all’amministrazione di Anzio. Ricordiamo che il passaggio di capofilato è in stallo da diversi mesi, con il rischio di commissariamento dei servizi sociali da parte della Regione e ripercussioni sulla programmazione e quindi erogazione dei servizi. Un paradosso che ci ha portato a scoprire che circa 10 milioni di euro sono bloccati tra i due comuni a causa della scarsa capacità di programmazione e di spesa di entrambi, nel bel mezzo di una crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo. L’assessore Noce – continua la nota – ha accusato il comune di Anzio di aver avuto, citiamo testualmente, un ‘comportamento ‘sfuggente’, di non essersi presentato a diverse riunioni e di aver procrastinato fino all’inverosimile le trattative dopo aver richiesto il capofila e di non aver neanche organizzato per tempo la programmazione triennale’. Cosa hanno da dire in merito Sindaco e Assessore? Se queste sono le condizioni perché ostinarsi a pretendere il capofilato?
Sarebbe troppo facile infilare il dito nella piaga di due amministrazioni dello stesso colore politico che litigano e non trovano la quadra in un settore così delicato. I comuni si sbrighino a risolvere questo stallo e valutino la costituzione di un consorzio dedicato alla programmazione e gestione del Piano di Zona come stanno facendo altri comuni: il commissariamento che rischiamo potrebbe avere ripercussioni molto gravi”.