Sicuramente il 2020 passerà tristemente alla storia, o forse è meglio dire che vi è già passato, come “l’anno del Covid – 19” in cui questa dannata pandemia globale ha agguantato il mondo e gli ha fatto passare delle sofferenze e dei guai, sia a livello sociale che economico, come mai non si vedevano dai tempi dell’epidemia di Spagnola alla fine della Prima Guerra Mondiale. Quest’ultima è stata una pandemia che è sparita così come è arrivata, dal nulla o quasi, mentre sembra che per questo Corona Virus ci sarà da attendere ancora un po’ di tempo.
Le persone hanno dunque cercato come hanno potuto di far fronte all’emergenza sanitaria in atto che ha coinvolto tutto il mondo, ovviamente Italia inclusa, cercando anche di attenersi alle regole imposte dal governo per attenuare i contagi e studiare una strategia adeguata per lottare e convivere con questo virus.
Tra le prime, oltre che essere stata una delle più dure è stata anche quella maggiormente contestata, vi è stata dunque la quarantena, o lockdown se preferite, che ha portato molte attività a chiudere oppure ad espandersi verso l’online o ai servizi di consegna. Per molte persone, invece, è stata un’occasione per continuare a lavorare tramite smart working, studiare in videochiamata oppure dedicarsi alle proprie passioni ed ai vari hobby.
Se ci si fa caso, infatti, il consumo di prodotti mediatici come serie televisive e film è cresciuto a dismisura (merito anche delle principali piattaforme streaming come Netflix oppure Amazon Prime Video) al pari dell’utilizzo dei social network per comunicare (soprattutto con le live di Facebook, Instagram, YouTube e Twitch) e dell’acquisto di console per videogiochi e strumenti musicali per non pensare alla situazione fuori dalla porta di casa propria.
Certo, non è stato facile per nessuno, soprattutto perché dai media non provenivano mai delle notizie proprio rosee e quindi si è cercato di tenere i denti stretti fino alle tante agognate riaperture.
La crescita del settore in Italia: i nuovi casinò online del 2021
Ovviamente, prima di procedere, vi ricordiamo che parleremo dei nuovi casinò online che hanno colto la palla al balzo per diventare i portali top per i giocatori d’azzardo che non potevano recarsi di persona ai tabacchini, ai bingo o ai casinò fisici. Una risorsa utile è quella presentata sul sito di truffa.net dove è infatti possibile osservare un breve elenco che permette di orientarsi meglio nel settore di tutti questi nuovi casinò online per evitare truffe e raggiri.
Stando alle ultime rilevazioni effettuate dall’Istituto Nazionale di Statistica, dunque, quello che abbiamo potuto notare è stata una crescita di questi nuovi casinò che hanno accolto tutto un nuovo pubblico di utenti al pari di quelli “vecchi”.
Certo, di casinò online nuovi ce ne sono a bizzeffe e sempre di più ne nasceranno nel prossimo futuro, ma è comunque vero che gli italiani, più nel generale, hanno avuto molti meno soldi in tasca da spendere per il gioco d’azzardo.
Infatti, adesso siamo di fronte ad un calo di circa il 45 % della spesa per il gioco d’azzardo che, tradotto, vuol dire che adesso si spendono circa 25 Euro all’anno contro i quasi 46 Euro dello stesso periodo del 2019.
Il crollo è stato poi particolarmente forte nel Sud e nelle principali Isole per poi andare ad espandersi sia nel Centro che nel Nord Italia. Il tutto a favore di questi “casinò nuovi” che, nonostante siano un settore ancora in crescita, potrebbero presto andare a sostituire quelli fisici.
Oggi, a 2021 quasi finito e con un 2022 che sta per iniziare, la situazione sembra essere decisamente migliorata rispetto al tragico 2020, soprattutto grazie alla campagna vaccinale, ma non ne siamo ancora fuori del tutto per il momento e quindi occorre sperare che queste vacanze di Natale siano più serene.
Un augurio del genere lo stanno facendo anche i gestori degli alberghi in alta quota e degli impianti sciistici, assieme a tutto il business locale, poiché solo ora stanno cominciando a vedere questi numeri ai quali erano ben abituati negli anni precedenti a questa pandemia globale.
In tutto questo periodo di tempo, però, chi non ha mai smesso di essere attivo sui numeri è stato l’ISTAT (cioè l’Istituto Nazionale di Statistica) che, anche in questi tempi di crisi, ha messo in evidenza alcuni cambiamenti nelle abitudini e nei comportamenti dei singoli e delle famiglie italiane. In questo caso parleremo dunque, brevemente, di quello che è stato il settore del gioco d’azzardo e di come quest’ultimo, tra i più colpiti dalla pandemia, ha visto delle particolari inflessioni ed una “rinascita fisica” a partire dalla sua riapertura nella calda estate del 2021.