In un primo momento all’ospedale di Anzio dove era stato trasferito per ustioni di primo e secondo grado, ha raccontato che se le era procurate a causa dell’esplosione della caldaia. Trasferito all’ospedale Sant’Eugenio a Roma, l’uomo ci ha ripensato e ha avvertito la polizia spiegando che invece era stata la compagna, una donna cubana di 38 anni, a lanciargli contro del liquido infiammabile e ad appiccare il fuoco. Il comportamento della donna era stato dettato dal fatto che il convivente le aveva detto che voleva lasciarla. Dopo un mese di indagine, i fatti risalgono a metà agosto, la polizia ha accertato le responsabilità della donna. Il pubblico ministero Giovanni Taglialatela ha
quindi chiesto al Gip la misura cautelare in carcere che è stata eseguita dagli stessi agenti del commissariato. La donna è stata arresta con l’accusa di lesioni aggravate e trasferita al carcere romano di Rebibbia.
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