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Anzio, commozione e partecipazione all’incontro con Edith Bruke testimone della Shoah

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Il premio giornalistico “Proloco ”Città di Anzio” è stato preceduto dalla presentazione del libro della scrittrice e poetessa Edith Bruck, ebrea ungherese testimone della Shoah, scampata ai campi di sterminio in Germania nei quali invece morirono il padre, la madre e una sorella. Una presenza significativa quella della scrittrice invitata ad Anzio dal professor Tommaso Amato ed intervistata dal giornalista di Rai News24 Pierfrancesco Pensosi.
Momenti toccanti durante i quali Edith Bruke, 90 anni compiuti lo scorso maggio, ha ricordato quei terribili mesi nei campi di concentramento e la vita sempre appesa ad un filo. Ma ha anche ricordato le tante “luci”, ossia alcuni momenti che, pur nelle privazioni, hanno dato la speranza ad una bambina di 12 anni. “Nonostante tutto, non provo odio“, ha detto in maniera pacata la scrittrice. Alla fine della guerra il difficile ritorno alla vita di tutti giorni, il trasferimento in Italia a vent’anni da dove non si è più mossa, dove si è sposata e dove ha scritto, testimone della Shoah, più di trenta libri. “Che sono i miei figli”, ha detto con una battuta. Il sindaco di Anzio Candido De Angelis, presente all’incontro con Edith Bruck, ha invitato la scrittrice ad Anzio il 22 gennaio prossimo anniversario dello Sbarco o il 27 gennaio, il giorno che ricorda la Shoah. “Ogni anno – ha detto il sindaco di Anzio – in occasione dell’anniversario dello Sbarco e del giorno della Shoah coinvolgiamo gli studenti del nostro territorio con tante iniziative e incontri; vorremmo che lei fosse nostra ospite”. Un invito che la scrittrice ha accolto.