“Ora basta! L’assessore ai Servizi Sociali Maddalena Noce si deve dimettere“. Non usano mezzi termini i consiglieri di Patto per Nettuno e Partito Democratico Roberto Alicandri, Marco Federici, Antonio Taurelli e Waldemaro Marchiafava. Motivo delle forti dichiarazioni la risposta della componente della giunta comunale alle loro critiche nella gestione dei fondi statali da distribuire ai cittadini più bisognosi. I consiglieri di opposizione avevano infatti criticato la scelta di gestire il tutto attraverso delle carte di credito prepagate che avrebbero comportato un costo che avrebbe in qualche misura ridotto i fondi da destinare ai cittadini. Immediata era stata la risposta dell’assessore Noce, che aveva spiegato come la cosa non avrebbe comportato invece costi per i cittadini avendo trovato un accordo con la Bcc di Nettuno che si sarebbe fatta carico delle spese della questione, operazione che mesi fa la stessa opposizione aveva suggerito di portare avanti.
Le cose non stanno effettivamente così… basta andare all’albo pretorio e controllare la delibera di giunta 187 del 4 dicembre scorso, in cui si parla di utilizzo di “carta ricaricabile del circuito Mastercard” e confrontarla con la 190 del 9 dicembre che ha nell’oggetto proprio la modifica dell’atto precedente e che provvede a indicare la Banca di Credito Cooperativo nettunese e alla sua piattaforma come il gestore del servizio. L’attacco alla critica dell’opposizione era quindi arrivato proprio mentre si provvedeva a tornare sui propri passi seguendo le indicazioni dell’opposizione stessa o comunque la strada da loro stessi ipotizzata.
“Non sono bastate tutte le recenti questioni sulle quali l’abbiamo sbugiardata – dichiarano i consiglieri – ora l’assessore Noce ha toccato davvero il fondo. Sentendosi alle strette, ha modificato in fretta e furia la delibera incriminata inserendo la nostra proposta che ha visto la Bcc di Nettuno garantire (meritoriamente) lo stesso servizio a costo zero per i cittadini.
Ebbene che fa l’assessora Maddalena Noce? Riesce a dire, tramite un comunicato istituzionale, che questa soluzione è quella che avrebbe sempre voluto attuare…
Delle due l’una. O l’assessora non sa interpretare la delibera che ha proposto e votato in giunta, per poi rimangiarsela, e già sarebbe una cosa sconvolgente, oppure mente sapendo di mentire e sarebbe persino peggio…
Ora però basta, si dimetta, non faccia la vittima, non dica in giro di sentirsi perseguitata da quei cattivi dell’opposizione e non utilizzi i canali istituzionali per fare polemica politica. Non seguiti a fare danni alla nostra città, restituisca a Nettuno la delega ai servizi sociali che necessita una persona all’altezza del ruolo. Certo, ormai, non possiamo più attenderci un intervento del sindaco Coppola – concludono i quattro spostando poi l’attenzione sul primo cittadino – che giorno dopo giorno dimostra con la sua azione, o meglio col suo complice immobilismo, di pensarla come lei assessora Noce, incensandola senza motivi e difendendola senza avere il minimo appiglio, ma possiamo solo augurarci (senza molte speranze) un minimo scatto di orgoglio…
Speriamo che Nettuno non lasci davvero indietro nessuno in questi momenti terribili ma pensiamo che ciò potrà accadere solo liberandosi al più presto di voi“.