“Durante il consiglio comunale del 29 luglio ad Anzio – scrive la consigliera comunale di Italia Viva, Anna Marracino – è stato inserito un ordine del giorno, proposto da alcuni consiglieri dell’opposizione, relativo al problema della sicurezza e durante il consiglio comunale la maggioranza ha inteso presentare un proprio odg inerente lo stesso argomento.
Mi sono astenuta dal voto di entrambi le mozioni perché per l’ennesima volta si è persa un’occasione per dare un segnale di vero civismo, per dimostrare con i fatti e non a parole, che di fronte a principi universali quali il diritto alla sicurezza, di fronte a doveri irrinunciabili per tutti gli amministratori della cosa pubblica quale quello di assumersi la responsabilità di unificare gli ordini del giorno per addivenire ad un documento condiviso da approvare all’unanimità, perché di fronte ad argomenti di tale importanza e trasversalità non contano gli schieramenti di parte e l’adesione dovrebbe essere UNANIME, si è preferito intestarsi ognuno il suo piccolo orticello anteponendo la propria visibilità all’interesse della città”.
“Cosa chiedevano i due ordini del giorno? – si chiede la consigliera Marracino – In sintesi uno scatto di orgoglio del primo cittadino, perché sulla questione della sicurezza i Sindaci non possono essere lasciati soli, perché certi temi non sono contrattabili e non appartengono a schieramenti politici ma sono insiti nei diritti umani, si chiedeva l’istituzione di tavoli tecnici per una programmazione di una città più sicura, si chiedeva la sinergia e la collaborazione di tutti gli attori del territorio, associazioni, realtà imprenditoriali, forze dell’ordine ad ausilio ed affiancamento della polizia municipale sotto dimensionata, in ultimo si richiedeva (odg maggioranza) per tamponare nell’immediato l’intervento dell’esercito ad ausilio e rafforzamento delle forze dell’ordine impegnate sul territorio”.
“Ad onor del vero, perché è sempre con estrema franchezza che racconto i fatti – continua la consigliera di Italia Viva -, il Sindaco ha proposto a tutte le forze politiche presenti in aula di stilare un unico documento, si è preferito intestarsi ognuno il proprio pezzetto di notorietà e non pensare al bene della città.
Le forze di maggioranza ed i proponenti dell’ordine del giorno dell’opposizione hanno preferito rimarcare ed intestarsi la primogenitura piuttosto che sedersi intorno ad un tavolo e pensare al bene del paese.
Si chiede ai cittadini una consapevolezza diffusa che il bene sicurezza è un bene che compete ad un intero territorio ed alla cui implementazione tutti devono e possono concorrere, e poi chi dovrebbe dare il buon esempio, la politica, non riesce a trovare una sintesi nemmeno sulla stesura di un documento univoco! MI ASTENGO da certi tipi di posizioni”.
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