Lina Giannino

Delle ingiurie alla consigliera comunale del Pd di Anzio, si apprende un particolare inquietante. La scritta del cognome segnato sui muri è infatti preceduta dalla lettera R che è l’iniziale del nome di battesimo Rosalba, anche se la consigliera è da tutti conosciuta come Lina. “E’ un particolare di non poco conto – spiega – considerato che il nome Rosalba lo uso esclusivamente negli atti ufficiali, mentre tutti ad Anzio mi conoscono con il diminutivo di Lina. Questo particolare è un avvertimento in più oltre all’offesa nei confronti della mia persona”.
Dopo una giornata in trincea, durante la quale ha comunque ricevuto attestati di solidarietà da tante forze politiche – ma non dai partiti di maggioranza con l’esclusione di Fratelli d’Italia – la consigliera del Pd ripercorre questi due primi anni di legislatura costellati da episodi mai chiariti e offese. “Il mio inizio come consigliera PD – racconta – avvenne con un battesimo di fuoco con quattro gomme della mia auto squarciate. Poi insulti da parte di gente di bassissimo livello sui media, per arrivare ad oggi con scritte diffamatorie dirette alla mia persona non affrontandomi con un serio dibattito politico. Questa è la politica di Anzio. Mai si era giunti ad un livello così basso e malavitoso per blindare e asservite la cosa pubblica. Mai l’interesse privato l’ha fatta da padrona come oggi. Bene la Polizia indagherà a 360 gradi, ma io non mollerò. Alcuni Big di sono offesi per la mia ironia. Non sanno che una risata li seppellirà, non sanno che solo gli intelligenti apprezzano la satira politica che per altri non è che l’Umorismo che ha perso la pazienza. Ecco, Anzio potrebbe perdere la pazienza e non ridere più. Per questo l’opposizione sarà ancora più dura e non ci saranno sconti per nessuno; la Città è di tutti i cittadini – conclude Gianninoe non solo di un branco di approssimativi affaristi prestati ad un arte cosi nobile in cui io ho sempre creduto”.