Camarda e D'Aprano

Dopo la decisione di Forza Italia di aprire la crisi nella maggioranza di centrodestra a Nettuno e la richiesta dell’assessorato alle politiche ambientali rimuovendo l’assessore Claudio Dell’Uomo, intervengono in una nota congiunta i consiglieri comunali di minoranza Waldemaro Marchiafava, Antonio Taurelli, Marco Federici e Roberto Alicandri.
La situazione della maggioranza che sta emergendo in queste ore – scrivono in una nota – è seriamente preoccupante e dà la misura di una classe politica priva di spessore e vistosamente inadeguata al ruolo. Coloro che dovrebbero garantire un governo e una programmazione a questa Città in un momento così critico, sono impegnati sul fronte di una guerra tutta interna alla maggioranza, fatta di gruppi astiosi e politicamente violenti la cui unica ragione è accaparrarsi potere. Ci stanno abituando ad una continua lotta di spartizione, fatta di costanti richieste di assessorati o di altre posizioni”. Nel documento i quattro consiglieri contestano criticano anche il fatto che queste tensioni all’interno della maggioranza siamo scaturite in un momento molto difficile di emergenza legata al coronavirus. “Questa guerra – continuano Federici, Alicandri, Marchiafava e Taurelli – non si è fermata neanche dinnanzi alla drammatica situazione degli scorsi mesi. Il sistema di veti incrociati rischia di gettare la Città in un pericolosa spirale regressiva mentre (per dirne solo due), da un lato, i commercianti aspettano risposte concrete sul suolo pubblico e dall’altro, la gestione delle spiagge libere, salvo strambe rassicurazioni, è in alto mare”.
E quindi evidenziano come al centro di tutte le polemiche figuri l’assessore alle politiche ambientali Claudio dell’Uomo, che a loro dire è quasi un intoccabile: “Dopo la nostra richiesta di convocazione del Consiglio Comunale per chiedere conto sulla condotta dell’assessore Dell’Uomo rispetto all’appalto cimitero – scrivono ancora -, si sta praticamente sgretolando il centrodestra nettunese che, evidentemente, non vuole avallare la condotta dell’Assessore protetto da una immunità speciale direttamente concessa dal Sindaco. Il quadro è chiaro. Da una parte l’onnipotente assessore Claudio Dell’Uomo, l’unico capace di essere incisivo nelle scelte dell’Amministrazione e che gode, qualunque cosa faccia, di speciale protezione dal Sindaco. Dall’altra il gruppo Capolei, che stanco di fare selfie e di alzare la mano spasmodicamente in Consiglio, si è reso (tardivamente) conto di essere irrilevante e si appresta a ricattare il primo cittadino in un ultimo atto di impotenza, sventolando il passaggio in opposizione”.
La lunga nota evidenzia poi come questa situazione di tensione si sia manifestata senza che i consiglieri comunali e la maggioranza dei consiglieri comunali abbiano alzato un dito. “Il vero problema però sono tutti gli altri – continua in proposito la nota dei quattro consiglieri di minoranza – È inaccettabile il silenzio dei gruppi consiliari di maggioranza. Mentre gli eletti sono muti, la vera partita se la giocano i nominati: l’assessore Dell’Uomo e il coordinatore di Forza Italia Capolei. Non riusciamo a capire cosa pensi la Lega (Alessandrini, Mazza, Biccari), ad esempio, che con cinquemila preferenze non può permettersi questa afonia di circostanza. Vorremo sapere la posizione della neonata formazione Nettuno si Muove (formata da Armocida e De Zuani e che finora si è mossa solo per chiedere un assessorato). Vorremo sapere cosa pensano i Fratellini d’Italia (D’Angeli, Barraco, Angelova) sempre pronti a puntare il dito contro chi non “non è stato eletto. Si faccia sentire la lista Coppola (Ranucci) per rendere palese, magari anche in modo naif qual è la sua posizione. Ma non lo vogliamo sapere solo noi, lo vogliono sapere i loro elettori che hanno il diritto di sentire la voce dei loro beniamini. Voce ragazzi! Intervengano per la dignità della loro funzione e per rispetto di chi li ha eletti. Chi è legittimato dal voto popolare non può permettersi il lusso del silenzio – concludono i quattro consiglieri -. Dicano tutti da che parte sono perché nel silenzio, come disse il poeta, ci si può pure credere assolti ma si è comunque coinvolti”.