Sull’emergenza idrica che nelle ultime ora ha creato gravi disagi ai cittadini di Nettuno intervengono i consiglieri comunali di opposizione Antonio Taurelli, Roberto Alicandri, Marco Federici, Simona Sanetti, Waldemaro Marchiafava e Daniele Mancini che in una nota accusano il sindaco Coppola di non tutelare i diritti dei cittadini e il valore delle bollette che i contribuenti pagano ogni mese.
“Sindaco – scrivono i consiglieri di minoranza al comune di Nettuno – si schieri dalla parte dei cittadini e non dalla parte dei gruppi di potere politico-economici che appaiono ben evidenti e forti nel suo centrodestra. Sindaco insomma per essere diretti scelga di tutelare la città e non di tenere buona Forza Italia. Coppola il suo silenzio ‘forzato’ dimostra quanto lei abbia le mani legate. Ci aspettiamo un atto di coraggio – continua la nota – nel difendere e garantire i diritti dei nettunesi”.
E i sei consiglieri citano la Suprema Corte di Cassazione che indica riguardo al pubblico servizio di distribuzione di acqua potabile che “il Concessionario (nel nostro caso Acqualatina ndr) ha l’obbligo di mantenere in buono stato le condutture dell’impianto di distribuzione all’uopo predisposto, che è strumentale rispetto al servizio oggetto della concessione”.
“In sostanza – prosegue la Corte – la rottura di una conduttura, a meno che non dovuta al verificarsi di una calamità naturale, non può ritenersi come evento straordinario e imprevedibile tale da escludere ogni tipo di responsabilità della Società per i danni e i disagi arrecati agli utenti. Di pari passo la giurisprudenza ha avuto modo di stabilire che l’omessa fornitura di acqua potabile genera notevoli disagi”.
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