Che fine hanno fatto le colonnine per la ricarica delle auto elettriche? Ad Anzio sono in molti a chiederselo dopo che più di un anno fa fu presentato ala città l’ambizioso e ottimo progetto nato da un accordo con Enel X Mobility e il Punto Enel di Anzio. Come accade in altri ambiti, però, anche l’idea ‘green’ deliberata peraltro dalla Giunta comunale sembra essere naufragata. Lanciato in grande stile e con grande entusiasmo tredici mesi fa, il progetto è al momento su un binario morto.
Eppure doveva essere un regalo alla città, un deciso passo verso la difesa dell’ambiente e la qualità della vita in una città che proprio l’anno scorso è diventata smoke e plastic free. “Non mi sorprende che il progetto sia rimasto lettera morta – dichiara Lina Giannino, consigliere comunale di opposizione del Pd – la storia delle colonnine è a nostro avviso emblematica. Ancora aspettiamo di sapere a che punto è l’iter dell’assunzione di nuovo personale comunale che era stata strombazzata in campagna elettorale. Ecco, mi sembra che si facciano progetti, proclami e promesse solo a scopi elettorali. Nella sostanza, poi, non accade nulla. Come nel caso delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici”.
Cosa prevedeva il progetto green
Durante la presentazione del progetto, fu spiegato che quello dell’installazione delle colonnine per le auto elettriche sarebbe stato un intervento a costo zero per il Comune sia per quanto riguardava l’installazione che la manutenzione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche. L’amministrazione comunale aveva solo un compito: indicare i 16 punti su tutto il territorio comunale sui quali installare le colonnine. Indicati i punti dall’assessore all’Urbanistica Gianluca Mazzi e dall’allora dirigente della Polizia locale Sergio Ierace, a tutt’oggi nessuna colonnina è stata installata.