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Anzio, riapertura di Piazza Pia: la politica non è d’accordo. Pd e M5S all’attacco

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La notizia della riapertura al traffico, sperimentale per tre mesi, di Piazza Pia sta sollevando una sequela di reazioni da parte della politica. Le ultime in ordine di tempo sono quelle di Lina Giannino, capogruppo del Pd e del Movimento 5 Stelle. E se quest’ultimo parla di scelta sbagliata, la Giannino invita i commercianti del centro storico – favorevoli all’iniziativa di riapertura – a firmare una class action. La consigliera comunale ricorda come vent’anni fa, quando “un giovane e aiutante sindaco” decise di stravolgere piazza Pia, nessuno tenne in considerazione le rimostranze della città. “Ora – tuona la capogruppo del Pd – a distanza di 20 anni da quella scelta scellerata  si torna a parlare di Piazza. Si individua il ‘male della crisi’ e si vuole tornare indietro. Allora chiedo ai commercianti di Anzio centro se ritengono davvero che riaprendo la viabilità della piazza gli affari riprenderanno. Se così fosse li invito a fare una class action e chiedere i danni per il mancato guadagno in questi 20 anni al sindaco di Anzio che fu colui che ideò questa opera di architettura senza neanche soffermarsi 5 minuti sullo studio di una viabilità efficiente che salvaguardasse l’economia del centro“.

Di scelta sbagliata parlano anche Rita Pollastrini, Alessio Guain e Mariateresa Russo del M5S: “Una scelta contro tendenza rispetto alle più importanti città turistiche che stanno puntando sulla pedonalizzazione dei centri, potenziando il trasporto pubblico green, incentivando l’utilizzo di biciclette e mezzi elettrici, e realizzando parcheggi di scambio. Ad Anzio si fa il contrario anche se solo per i mesi invernali, pensando di portare in questo modo più gente in centro con un beneficio per le attività commerciali. Pensare che il transito delle auto possa far ripartire l’economia del centro, dimenticando che rispetto a 20/30 anni fa il mercato è cambiato, ci sono i grandi centri commerciali e gli acquisti online, è riduttivo e non risolutivo“.
Inoltre, concludono i consiglieri di opposizione “questo “esperimento” inoltre avrà un costo di circa 60 mila euro a carico di tutti i cittadini, mentre la piazza del centro storico viene pensata dall’amministrazione come una sorta di “proprietà” ad uso solo di pochi anziché dell’intera cittadinanza“.