sospendere il bando
Rita Pollastrini

Sulla richiesta di convocazione della Commissione Consiliare Trasparenza del Comune di Anzio firmata dai capigruppo della maggioranza di centrodestra per dare la sfiducia alla presidente Rita Pollastrini, è la stessa consigliera, che è anche capogruppo del Movimento 5 Stelle, ad intervenire con un duro comunicato.

“Apprendo dalla stampa di essere stata sfiduciata come Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, con un comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza prima ancora che io ne abbia avuto notizia tramite vie ufficiali a tutt’oggi e questa è già una grave scorrettezza. 

Le” accuse”: avrei usato la Commissione “strumentalmente, come una sorta di tribunale politico” anziché come un’istituzione al servizio dei cittadini; avrei convocato l’ultima Commissione “sentendo anticipatamente due consiglieri”, ed infine non sarei “imparziale” e facente “uso improprio del ruolo”

Vediamo: in un anno ho convocato quattro commissioni, bando piscina comunale, Capo d’Anzio, consorzio Sant’Olivo e Sant’Anastasio, convenzione spiaggia Lido dei Pini. Sfido chiunque a non considerarli di interesse pubblico per cui il ruolo della Commissione al servizio dei cittadini è pienamente rispettato. Le convocazioni sono state fatte ai sensi del regolamento comunale delle commissioni consiliari, ossia dal Presidente senza altra formalità. Nessuno dei capigruppo di maggioranza – continua Pollastrini – che oggi si straccia le vesti sull'”imparzialità”, in un anno ha mai chiesto, nonostante mia sollecitazione tramite mail e in consiglio comunale, di convocare sedute o introdurre odg, salvo ora parlare di uso improprio. Tutti hanno avuto ampio diritto di parola e di replica e sotto la mia presidenza la Commissione è stata frequentata dai cittadini che prima quasi ne ignoravano l’esistenza, ma forse è proprio questo che fa paura.  Conflitto di interesse? Abuso di potere? Spreco di risorse pubbliche? Uso per interessi personali? Niente di tutto questo.

La maggioranza mi rivolge quindi accuse pretestuose e prive di argomenti, al solo scopo di prendere il controllo assoluto e spegnere del tutto le voci di opposizione attraverso un presidente di comodo. La maggioranza sfiducia l’opposizione per motivi politici, siamo al limite e forse oltre il consentito. Ricordo – precisa la presidente della Commissione – che se per il TUEL il presidente della Commissione Controllo e Garanzia è dovuto all’opposizione, è anche prassi consolidata che sia quest’ultima a scegliere il nome. Vista la dichiarazione del collega Brignone che si rende indisponibile a ricoprire il ruolo, ed esprime solidarietà alla mia persona, visto che anche i consiglieri di opposizione Guain, Russo e Giannino esprimono fiducia e solidarietà nei miei confronti, invito la capogruppo del PD a prendere le distanze da questa operazione concertata a tavolino. In caso contrario – conclude tirando dunque in ballo Anna Marracino – si assumerà la responsabilità politica e morale di far eleggere un presidente scelto dalla maggioranza, cosa di gravità inaudita. Appena riceverò la richiesta ufficiale convocherò la Commissione”.