E’ stato espulso insieme ad un suo connazionale e un egiziano il tunisino 41enne, estremista islamico, arrestato ad Anzio quest’estate

Gravitavano intorno agli ambienti estremisti islamici il tunisino 41enne, arrestato ad Anzio il 6 agosto, espulso dall’Italia insieme ad un suo connazzionale di 40 anni detenuto a Vicenza e ad un egiziano 38enne detenuto a Enna

Il tunisino, da tempo noto alle forze dell’ordine per numerosi precedentiper immigrazione illegale e falsificazione di documenti, era emerso all’attenzione dell’antiterrorismo francese perchè in contatto con estremisti islamici e combattenti nel teatro siro-iracheno.Era stato rintracciato e arrestato ad Anzio una prima volta il 12 febbraio scorso (qui) e rimpatriato a Tunisi con il divieto di reingresso sul territorio italiano. Il 6 agosto 2018, grazie al supporto dell’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna), l’uomo era stato rintracciato e arrestato nuovamente ad Anzio. E’ stato trattenuto al Cpr (centro di permanenza per i rimpatri) di Bari in vista dell’espulsione avvenuta oggi “per contiguità agli ambienti dell’estremismo islamico” insieme agli altri due uomini, anch’essi già noti alle forze dell’ordine.

L’egiziano precedentemente arrestato per associazione a delinquere e violazione della normativa sull’immigrazione era stato infatti sottoposto a monitoraggio carcerario per aver esutlato alla notizia dell’attentato compiuto nel 2016 al mercato di Natale di Berlino dal terrorista Anis Amri. L’altro tunisino era  detenuto a Vicenza apparteneva ad un sodalizio attivo nella divulgazione del messaggio radicale.