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Elezioni, Roberto Palomba presenta le liste: “Basta con la vecchia politica, è ora di dare una sterzata”

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Palomba

Sono due le liste che il 10 giugno sosterranno la candidatura di Roberto Palomba: ‘Onestà e Lavoro‘ – che raccoglie esponenti di spicco dell’imprenditoria anziate, commercianti storici e professionisti – e ‘Italia Madre‘, il movimento capitanato da Irene Pivetti che ha scelto Anzioper iniziare a conquistare politicamente il Lazio“. Proprio la Pivetti in collegamento telefonico ieri pomeriggio presso il casale ‘Valle Palomba‘, ha ribadito il suo incondizionato appoggio a Palomba che incarna i valori che porta avanti il movimento e, tramite il suo referente di zona Antonio Mazzarino, si è detta disponibile a guidare l’assessorato alle Attività produttive in caso di vittoria del candidato sindaco: “Abbiamo voglia di iniziare a ricostruire il tessuto produttivo, siamo una forza nascente che crede e punta sul lavoro“.

Un punto prioritario anche nel programma di Roberto Palomba che ha scelto di scendere in campo “rompendo con il vecchio modo di fare politica. Nelle nostre liste non c’è nessun riciclato dell’ultima Amministrazione – ha detto il presidente della cooperativa ‘Fanciulla d’Anzio ‘ – sono ben felice di avere con me sia esponenti della sinistra (come Paride Tulli, segretario del Psdi) sia esponenti del centrodestra (come Luigi D’Arpino, ndr). Rappresento la marina di Anzio e ho deciso di mettermi in gioco perché per la città è giunto il momento di cambiare; bisogna dare una sterzata decisa e decisiva“. Tante le criticità messe in luce: a cominciare dai rifiuti: “I primi provvedimenti che farò in caso di elezione saranno relativi alla pulizia: Anzio va pulita, non c’è dubbio. Poi mi occuperò dei quartieri, troppo spesso dimenticati e del turismo; è impensabile che la città viva solo tre mesi l’anno. Dobbiamo imparare a valorizzare le risorse ed essere visibili sui portali dedicati e su internet. Il porto è allo stremo, per la prossima estate sono in bilico anche le corse degli aliscafi; è ora di intervenire. Ma penso anche ai nostri giovani, agli artisti (in lista c’è anche il maestro Clinio Cocuzza, ndr) e alle altre eccellenze che non hanno i dovuti riconoscimenti. Si può cambiare, si deve cambiare e io sono pronto“.