E’ in viaggio verso Salerno il cilindro alto sei metri e largo altrettanto che la Dsv, azienda specializzata in logistica e operante in tutto il mondo, ha imbarcato dal porto di Anzio. Dopo un trasporto eccezionale il pezzo prosegue il suo viaggio verso l’acquario dell’isola di Kish, in Iran. Il componente è stato trasportato dalla fabbrica di Pomezia che lo ha realizzato fino al porto di Anzio nella tarda serata di ieri. Anzio è stato scelto perché porto ideale, dato che è raggiungibile da una strada senza cavalcavia come la Litoranea, elemento essenziale quando si movimentano carichi così alti.
Mezzi e uomini impegnati ieri sera fino all’una di notte, il carico è partito oggi alle due di pomeriggio
Intorno a l’una di notte il mezzo di trasporto è arrivato all’interno del porto, grazie alla collaborazione della Polizia locale di Anzio che ha provveduto a sgomberare le vie d’accesso, e della Capitaneria di porto. In tarda mattinata sono iniziate le operazioni di carico con un’apposita gru che ha posizionato il cilindro e una lastra a bordo di una chiatta. Il mezzo, già da ieri al largo di Anzio, dopo aver caricato è partito alle 14 per Salerno. Qui i pezzi, insieme ad altri componenti che arriveranno nel porto campano via terra, saranno trasferiti su un’altra nave. L’Iran è la destinazione finale, nello specifico il porto di Bandar Abbass. Da qui la filiale locale della Dsv curerà il trasferimento all’acquario dell’isola di Kish, utilizzando anche in questo caso una chiatta.
“Desidero ringraziare tutto il personale della Dsv che ha lavorato a questo trasporto eccezionale – dichiara Fabio Pensabene – in particolare Donatella Boggiano che mi ha aiutato nell’organizzazione. Un ringraziamento speciale va a tutte le autorità che ci hanno concesso in cinque giorni i permessi necessari, alla Polizia locale e all’Autorità portuale che hanno reso possibile realizzare questo trasporto eccezionale”.
Il fatto che una multinazionale come la Dsv abbia deciso di utilizzare Anzio come porto di partenza per un carico del genere è la riprova delle potenzialità, non solo turistiche ma anche commerciali, dell’infrastruttura neroniana. Il porto di Anzio, infatti, è vicino a Roma e al distretto produttivo della Capitale, facilmente raggiungibile anche da trasporti ecceziona
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