Le presenze record che sono state registrate in questo ultimo mese ad Anzio hanno, ovviamente, significato numeri vertiginosi anche negli accessi all’ospedale “Riuniti” che, in queste due settimane, è stato letteralmente preso d’assalto. E, nonostante ci si avvi verso la fine della stagione, continua ad esserlo.
Accessi da capogiro, a fronte di una struttura che non è stata potenziata come doveva per dare risposte soddisfacenti ai pazienti. Dopo nottate da incubo e un week end interminabile, stamattina alle 8:00, 25 pazienti in barella tra i quali 3 codici rossi; 12 in sala d’aspetto e una fila lunghissima al triage. Un vero e proprio reparto in Pronto soccorso che continua a fare i conti con la carenza di personale e la stanchezza, comprensibile, degli operatori ridotti allo stremo delle forze e costretti a turni sempre più massacranti. Ben pochi – nonostante le previsioni – gli aiuti inviati dalla Direzione sanitaria della Roma6, arrivati al Riuniti per sostenere medici e infermieri. Con il risultato che il triage sta scoppiando, i reparti – alcuni accorpati da due anni ormai – sono al collasso e i posti letto scarseggiano. Del resto è dal 2015, stante la politica dei ‘tagli’ imposti dal Piano di riorganizzazione della Regione che la struttura sanitaria locale è in evidente stato di emergenza. Emergenza – sotto gli occhi di tutti – vissuta sia dai malati che si rivolgono al Dea di I livello di via Cupa dei Marmi sia dagli operatori sanitari.