Home Cronaca Nettuno, raccolta rifiuti: il Movimento 5 Stelle: “si vuole sabotare il servizio”

Nettuno, raccolta rifiuti: il Movimento 5 Stelle: “si vuole sabotare il servizio”

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Prima la colla sulla fessura dove passare la tessera sanitaria per poter gettare i rifiuti nell’isola ecologica di via Traunreut; poi le vernice nera spruzzata sulla fotocamera che sorveglia lo stesso impianto; poi assemblee sindacali che rallentano il servizio in piena estate. Insomma per il Movimento 5 Stelle che amministra Nettuno da un anno tira aria di sabotaggio del servizio. E in una nota fa la storia recente dell’appalto rifiuti e, davanti alle difficoltà che stanno sorgendo in queste ore, chiede aiuto ai cittadini.
“L’appalto gestito dalla società IPI srl – si legge nella nota – veniva commissariato perché colpito da interdittiva antimafia. La Prefettura nominava un commissario prefettizio per il mantenimento dei servizi essenziali previsti nel contratto di appalto e la tutela dei posti di lavoro. Il commissario prefettizio ereditava quindi una situazione imprenditoriale e finanziaria insostenibile che ha visto il raggiungimento degli obiettivi prefissati soprattutto grazie alla assoluta disponibilità e responsabilità assunta dall’amministrazione 5 stelle di Nettuno nei confronti dei Cittadini e degli operatori ecologici”.
“Abbiamo azzerato i tempi di pagamento delle fatture e accettato una rimodulazione dei servizi connessi, senza ricadute sulla qualità degli stessi – continua la nota del Movimento -. Durante le festività natalizie del 2016 l’amministrazione ha scongiurato una grave crisi sanitaria poiché i lavoratori avevano incrociato le braccia per uno sciopero dovuto al ritardo dei pagamenti delle retribuzioni. Abbiamo pagato e stiamo pagando regolarmente tutto. L’amministrazione di Nettuno, in previsione della scadenza del contratto fissata al 31 Luglio 2017 ha attivato tutte le procedure per la pubblicazione del nuovo bando europeo dell’importo di 54 milioni di euro più IVA che in questi giorni è presso la Stazione Unica Appaltante della Città Metropolitana di Roma”.
“Nei prossimi mesi dunque ci sarà il nuovo appaltatore. Evidentemente tutto questo è il problema.
In queste ore i lavoratori hanno indetto un’assemblea sindacale tenutasi nella mattinata di oggi. Nella giornata di domani ci sarà, invece, un incontro con le parti sindacali, il commissario prefettizio e l’amministrazione. Gli stipendi sono pagati regolarmente da mesi. E’ stata attivata la “pesa” presso l’ecocentro, sono stati attivati i GPS sui mezzi, i dispositivi di protezione per i lavoratori (DPI), entro qualche mese ci sarà nuovo ecocentro comunale. Tutto questo evidentemente non basta a risolvere il problema dei 54 milioni di euro + iva, anzi è parte del problema. Servono sabotaggi (la percentuale di differenziata è salita di svariati punti nell’ultimo trimestre e i cittadini si mostrano molto collaborativi), servono disservizi per l’utenza che paga regolarmente le tasse, servono agitazioni sindacali, servono dispetti, servono azioni di disturbo… insomma serve generare il caos. Serve tentare di far cadere l’amministrazione 5 Stelle ad ogni costo. Serve ora. Quale miglior periodo se non in estate? Ora crediamo che questa non sia Nettuno, che Nettuno si è espressa nel giugno 2016 nelle urne, liberamente e democraticamente. Per questo chiediamo la collaborazione di tutta quella parte buon di società, sia essa forza lavoro sia essa utenza che fruisce del servizio. La chiediamo nell’interesse di tutti e della Città – chiude la nota -. E’ l’ora di decidere da che parte stare, noi abbiamo fatto e faremo il nostro dovere fino in fondo! Ve lo dobbiamo e lo dobbiamo ai nostri figli e a noi stessi”.