Sono on line da ieri (sia sulla pagina istituzionale sia sul You tube le schede e la presentazione del bilancio di previsione del comune di Anzio approvato, a larga maggioranza e con i voti favorevoli anche del centrodestra di opposizione. Contrario si è espresso il Pd per le stesse ragioni lamentate più volte nel corso della consigliatura: “Il bilancio che questa amministrazione ci presenta evidenzia subito la sua drammaticità nei macro numeri – hanno spiegato i consiglieri Maria Teresa Lo Fazio, Ivano Bernardone e Andrea Mingiacchi – Partendo dalle entrate, constatiamo che continua la mungitura dei cittadini che saranno chiamati a sborsare 1000 euro pro-capite contando anche bambini e nullatenenti. Ci soffermiamo sulle spese di ammontare pari a 46 milioni di euro in cui si intravede una bella sforbiciata nel tempo alla voce emolumenti per le cariche elettive sindaco, assessori e consiglieri, mentre meno bene vedremo la drastica diminuzione di emolumenti e contribuiti per i cittadini meno abbienti rilevabile dalle voci di spesa relative al sociale”. I consiglieri, come hanno evidenziato durante il consiglio di ieri, ritengono infatti che “sul fronte spesa si possa far di più e meglio rispetto al 42% della pressione fiscale prevista. Anche sul fronte spese per servizi comuni (rifiuti) la previsione di 13.500.000 di spesa sembra molto lontana dall’obiettivo di 9.000.000 che mediamente spendono le cittadine come la nostra, se poi a questo si aggiunge il 65% della tariffa che non si riesce a incassare, si può ben intuire perché il servizio sia di qualità scarsa con i lavoratori sul piede di guerra in quanto non riescono a percepire regolarmente lo stipendio, sarà forse un problema di pagamento del servizio da parte del Comune? A tal proposito rileviamo un fondo crediti di dubbia esigibilità che lievita nel tempo al ritmo di 1.500.000 euro l’anno per il 2018 e 2019″.
La nota comunque dolente del documento contabile approvato dalla maggioranza, comunque, secondo il Pd restano “gli investimenti e cioè delle spese in conto capitale con il quale si misura il futuro e la prospettiva di Anzio vengono programmate spese per 8.500.000 contro i 12.000.000 contenuti nel programma quinquennale degli investimenti, che definivamo giustamente il libro dei sogni, cioè in media 1500 euro a cittadino“. Così – dati alla mano osservano Lo Fazio, Bernardone e Mingiacchi “per lo sport si stanziano 250.000 euro cioè il 3%, alla cultura euro 800.000 determinate per lo più da spese fisse, ma il turismo (euro 40.000) sembra dimenticato come se la nostra economia non avesse nulla a che vedere con le politiche di incentivazione del turismo. Infine nella voce macroeconomica tutela della salute l’importo è zero, ottima prospettiva… cittadini di Anzio pregate per la vostra salute“.