Finale amara di Coppa Italia per l’Angel Service Nettuno battuta in finale dal Rimini per 10-3 che a sua volta riscatta la finale scudetto persa contro Bologna. Una partita che si mette subito male per Nettuno che va sotto 1-0 al primo inning. E va anche peggio alla squadra nettunese che ne incassa altri 4 al terzo: parziale 5-0. I ragazzi di D’Auria hanno comunque una reazione rabbiosa e dimezzano lo svantaggio nella prima parte del quarto inning segnando due punti; ma è un’illusione perché nella seconda parte della stessa ripresa Rimini pareggia i conti e rimette cinque punti tra sé e il Nettuno. Nell’inning successivo i romagnoli prendono definitivamente il largo segnando altri tre punti: parziale 10-2. Al sesto Nettuno segna il terzo punto: 12-3. Sarà il risultato finale.
Sul monte di lancio si sono avvicendati per l’Angel Service cinque lanciatori: De La Cruz (3 riprese lanciate e otto valide concesse), Andreozzi (1.1 – 2bv), Rodriguez (1,2 – 3 bv) Morellini (1,0 – 1bv), Simone (1,0 – 1bv). In attacco nove le valide battute: Giannetti 3, Torres e Maldonado 2, Fondin, Imperiali con una valida ciascuno.
Un vero peccato questa sconfitta perché in caso di vittoria oltre alla Coppa Italia il Nettuno avrebbe potuto avere il pass per la Coppa dei campioni.
Da segnalare che la squadra e i giocatori nettunesi in forza al Rimini, Caradonna e Retrosi, hanno giocato con il lutto al braccio per la morte dei concittadini nel terremoto di Amatrice.
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