Prosegue a colpi di comunicati stampa l’altra querelle in consiglio comunale ad Anzio, stavolta tra Ivano Bernardone (Pd) e Candido De Angelis, leader del centrodestra di opposizione. Così se durante l’ultima assise i toni erano stati davvero troppo alti tra i due, fino ad arrivare ad una caduta di stile sulla vicenda del Chris Cappell, oggi si capisce che la frattura appare insanabile. De Angelis cerca di giustificare il pesante attacco piovuto in consiglio adducendo come motivazione l’ipotetica messa in discussione da parte del collega consigliere “del nobile gesto di generosità della famiglia Capelluti”, mentre l’esponente del Pd passa al contrattacco. “Le ragioni che De Angelis appone a giustificazione dell’indegno comportamento che assume in consiglio comunale sono del tutto fuori luogo e fuori tema. L’eccellenza scolastica rappresentata dal Chris Cappell College e l’atto di generosità da cui deriva sono patrimonio indiscusso dell’intera città; gli irripetibili insulti e le bestemmie proferite da De Angelis nella sede del consiglio comunale non lo tutelano affatto semmai lo offendono – si legge nella nota di Bernardone – Sia chiaro a De Angelis che la gratitudine di Anzio nei riguardi della famiglia Cappelluti non è in discussione, lo è invece la poca trasparenza e coerenza degli atti compiuti dalla sua pessima amministrazione che tra l’altro ci ha lasciato in eredità il piano regolatore che ha deprezzato le nostre case e distrutto un territorio pregiato, la cessione ad un privato di un porto storico senza speranza di vederne uno nuovo ed infine, come di nuovo emerso dalla discussione in consiglio comunale, l’idea malsana di adibire al gioco d’azzardo il Paradiso sul Mare. Si tratta di un edificio di enorme pregio, da sempre di proprietà comunale e con un vincolo perpetuo che lo destina ad istituto alberghiero: una storica istituzione scolastica rappresentativa di Anzio ed eccellente almeno quanto il citato liceo Chris Cappell College. Le domande poste a chi da oltre quindici anni governa Anzio sono state semplici e certamente non offensive: perché in tanti anni le amministrazioni di destra non hanno investito nella tutela e valorizzazione di quel nostro immenso patrimonio una cifra almeno comparabile ai circa 2 milioni di euro riservati alla manutenzione di una scuola nuova come il liceo musicale? Perché l’istituto alberghiero non può essere valorizzato in chiave turistica e culturale, risanato ed aperto ad ogni possibile iniziativa che affianchi validamente la funzione culturale per la quale è stato acquistato ed a cui peraltro è vincolato? E’ davvero conveniente per il comune, soprattutto considerata la sua drammatica condizione finanziaria, perdere un partner come la Città Metropolitana di Roma (ex Provincia) nella costosa gestione di un palazzo monumentale, magari aprendo anche un interminabile contenzioso? Quanto è alto il rischio che il Paradiso sul Mare, una volta cacciati gli studenti, venga alla fine regalato ad un privato come si sta facendo con il porto?”. Infine la dura conclusione del comunicato firmato dal consigliere anziate: “Abbiamo cercato un dialogo con domande più che legittime ed abbiamo ricevuto in risposta le consuete aggressioni, la volgarità e l’arroganza con cui un certo tipo di politica riempie i suoi vuoti impunemente spalleggiata dalla degradante conduzione del consiglio comunale da parte del presidente Borrelli”.
Anzio, veleno tra Bernardone e De Angelis: “Basta con aggressioni, volgarità e arroganza”
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