Si alza il tono della compagna elettorale a Nettuno. E sconfina i limiti del confronto politico democratico. E’ il caso delle minacce lasciate sul muro dell’abitazione di Riccardo Tomei coordinatore della lista Nettuno nel Cuore che sostiene Rodolfo Turano. Ma non solo. In queste ore esce allo scoperto anche il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Angelo Casto. E lo fa con una nota nella quale evidenzia come “la correttezza politica vale più di mille consensi ottenibili con l’uso della sterile denigrazione personale e dell’arido sistema delle provocazioni”. “Con oltre cinquanta attivisti M5S – spiega ancora – abbiamo votato all’unanimità una delle più elementari norme di sano comportamento politico, quella di non reagire a nessuna provocazione e soprattutto di non usare la scorrettissima arma della denigrazione personale degli avversari politici, perché vogliamo bene alla città e perché crediamo che la denigrazione personale e le inutili provocazioni siano l’unico modo di guerreggiare di chi non ha idee sue ed argomenti da proporre al popolo”.
Una premessa che lascia spazio a un passaggio inquietante: “qualcuno – spiega il candidato del Movimento 5 Stelle – mi dice di stare attento perché a breve mi attaccheranno perfino sulla famiglia. La mia risposta è lineare: non ho paura di nessuna intimidazione e andrò avanti come un carro armato, anche perché, in un mondo dove esiste la legge, ognuno è padrone e responsabile delle sue azioni e di quelle dei suoi mandanti. Parlando nelle strade, nelle piazze, nelle case, ci siamo resi conto che la nostra città, e ciò che ne rimane dopo 20 anni, ha aperto gli occhi ed è pronta a dare un forte segnale di cambiamento. I dati sono ottimi, ci sono tutte le condizioni per vincere queste elezioni e per dare ai nettunesi un’amministrazione nuova che aprirà il Comune alla massima partecipazione diretta dei cittadini”.