L’associazione culturale Ibis, il laboratorio teatrale Rezza-Mastrella e il laboratorio di ceramica Silvestri-Gatti hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro la determina del comune di Nettuno che impone lo sgombero dei locali dell’ovest del palazzo della Divina Provvidenza per motivi di sicurezza. Le associazioni hanno deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo dopo che la loro richiesta di un nuovo incontro con il Commissario straordinario del Comune Bruno Strati non ha avuto seguito. La richiesta di incontro aveva fatto seguito alla consegna di una approfondita relazione tecnica sull’edificio e sui locali al piano terra e seminterrato che, secondo le associazioni che l’hanno commissionata, non ha evidenziato criticità tali da giustificare la determina di sgombero da parte del Comune.
“Anche se commissionata da noi, la perizia è stata molto rigorosa – tengono a precisare le associazioni culturali – e il tecnico incaricato ha evidenziato una situazione di criticità limitata a problemi di tinteggiatura dei locali e alla necessità di realizzare porte antipanico per migliorare la sicurezza. La relazione non ha invece evidenziato criticità sotto il profilo della stabilità dell’edifico. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo di essere pronti a sostenere le eventuali spese per sistemare i locali. Questo avremmo voluto spiegare al Commissario”. Inascoltata la nuova richiesta di incontro, la decisione delle associazioni di presentare ricorso al Tar del Lazio.