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Escavo del porto, il Comune di Anzio si porta avanti col lavoro, ma i soldi ancora non ci sono

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Sono passati quindici giorni da quando il Comune di Anzio aveva assicurato che la regione Lazio aveva stanziato sul bilancio 800 mila euro per i lavori straordinari di escavo di circa 25.000 metri cubi di sabbia dai fondali del porto. Un intervento necessario per ripristinare le condizioni di sicurezza all’interno del bacino portuale. Da allora, nonostante le rassicurazioni, il finanziamento regionale non è stato ancora trasferito al Comune. Che comunque, anche in base a rapporti informali con la regione stessa, si sta portando avanti con il lavoro. L’accordo con la regione prevede infatti che sia il Comune a procedere all’affidamento dei lavori di escavo attraverso una procedura di somma urgenza. Tanto è vero che lunedì scorso si è tenuto in Capitaneria un incontro nel quale era presente anche il tecnico incaricato dal Comune di studiare il progetto e le azioni propedeutiche all’intervento di escavo. La carta scritta sugli 800 mila euro ancora non c’è, ma sia dal Comune di Anzio che dalla Capitaneria di porto filtra fiducia sul fatto che, alla fine, il finanziamento regionale attiverà. Va anche precisato che i lavori di escavo passano attraverso l’esame delle caratteristiche dei sedimenti per capire se la sabbia rimossa dai fondali potrà essere utilizzata per il rilasciamento del litorale – in particolare nella zona del Marinaro – oppure dovrà essere scaricata al largo, a tre miglia, nella zona della cava. Il problema è che per avere il risultato degli esami della sabbia passeranno almeno 20 giorni. E senza l’ufficializzazione del finanziamento regionale, gli esami non possono essere eseguiti e resta tutto fermo. Il tempo stringe, i pescatori si attendono che venga eseguito questo intervento di messa in sicurezza che chiedono da mesi e l’estate è alle porte. Insomma, occorre fare in fretta. L’obiettivo è quello di eseguire l’escavo entro metà maggio, ma, come si può capire, i tempi sono stretti, molto stretti.