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Servizio raccolta rifiuti ad Anzio, Marco Alaimo: “noi vicini ai lavoratori della società AET”

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Botta e risposta tra le due sindacati sigle sindacali UGLPSA e Filas sulla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti ad Anzio. Nelle ultime ore la Filas aveva risposto a Marco Alaimo, del sindacato UGL PSA, criticando la sua presa di posizione a favore dei dipendenti dopo le forti dichiarazioni del sindaco di Anzio Aurelio Lo Fazio che aveva definito scadente la qualità del servizio. La Filas aveva ribattuto che i rapporti con l’amministrazione comunali erano invece positivi. Alla luce di questa presa di posizione, Marco Alaimo torna sull’argomento ribadendo il ruolo del sindacato che rappresenta in questa delicata fase nei rapporti tra Comune e AET.
“Leggo con stupore le dichiarazioni di Morabito e Porciatti, due sedicenti “sindacalisti” che, sommati, non arrivano nemmeno a dieci iscritti – si legge in una nota -. Non avendo alcuna rappresentanza effettiva nel cantiere – tanto che alle ultime elezioni RSU sono stati del tutto inesistenti – tentano ora, in modo goffo, di ritagliarsi uno spazio che non gli appartiene.
Chiariamo subito un punto: il mio intervento precedente non era un attacco personale, ma una risposta chiara e diretta alle parole pronunciate in Consiglio Comunale. Parole che molti lavoratori – non solo io – hanno percepito come un vero e proprio attacco nei loro confronti. Il mio dovere, come RSU e come rappresentante della sigla più forte e rappresentativa in azienda, è difendere i dipendenti da chi tenta di screditarli, garantendo che il loro operato venga rispettato.
Trovo poi ridicolo – continua Alaimo – il tentativo di questi signori di darsi un’importanza che non hanno. Con il sindaco e con l’assessore ho già affrontato la questione direttamente e senza teatrini, mentre loro erano ancora intenti a cercare di capire cosa stesse succedendo.
E visto che la memoria è importante, rinfreschiamola: uno dei due ha fatto carte false per entrare nel nostro sindacato – senza successo – confermando la sua abitudine a collezionare tessere come fossero figurine, mentre l’altro ha collezionato solo denunce senza portare a casa un singolo risultato utile per i lavoratori. Insomma, prima di attaccare me o la mia organizzazione, farebbero meglio a guardare i loro numeri, che parlano chiaro: Filas dentro il cantiere AET non esiste. Punto.
Chi difende davvero i lavoratori lo fa con i fatti, non con le parole. E la verità – conclude la nota del sindacalista – è sotto gli occhi di tutti: questi soggetti portano avanti battaglie personali, prive di qualsiasi reale interesse per il bene dei lavoratori”.