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Punto nascita Anzio, il Comitato cittadino: “serve un impegno condiviso”

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Sull’emergenza sanitaria che riguarda il territorio di Anzio e Nettuno e sulla recente consiglio comunale congiunto, interviene il comitato cittadino che ha raccolto 5000 firme per la riapertura del punto nascita dell’ospedale “Riuniti”.
“In data 20 Febbraio – si legge in un documento – si è tenuto il Consiglio Comunale congiunto Anzio Nettuno per discutere del progressivo depotenziamento degli Ospedali Riuniti. È stato approvato un o.d.g che denuncia carenze strutturali tali da portare allo smantellamento del nostro presidio ospedaliero. Altro obiettivo del documento unanime – continua il Comitato – è la riattivazione del Punto Nascita. In riferimento a quest’ultimo punto, il Comitato Cittadino, attivo sul territorio da mesi per denunciare lo “scippo” perpetrato dalla Regione ai danni della nostra comunità senza alcuna motivazione, prende atto con favore che alcun punti dell’Odg recepiscono quanto da tempo proposto alle istituzioni interessate. Resta lo stupore nell’aver constatato che si è arrivati ad una votazione per evitare che il Comitato, pari ad altre associazioni, venisse audito in Consiglio Comunale. Pensiamo sarebbe stata, al netto di cavilli e regolamenti, la giusta considerazione verso i 5000 cittadini firmatari della petizione popolare, nonché un contributo di idee ma anche di analisi normativa della materia, tanto per il punto nascita quanto per la dotazione dei posti letto e dei servizi del nosocomio. Contributo non riassumibile in una pagina di semplici considerazioni vista la complessità della materia. A tal proposito è utile ricordare – prosegue la nota – che durante l’incontro avvenuto a Velletri tra il Comitato Cittadino, i sindaci ed il Presidente Rocca, quest’ultimo, grazie alla esposizione da parte del Comitato di dati ed elementi oggettivi, ha lasciato spazio ad una revisione della delibera regionale nr. 869/23 che ha portato alla chiusura del punto nascita. Visto l’impegno e l’attenzione sul tema sanità locale manifestato da altre associazioni, sarebbe proficuo unire energie e idee per dare maggior forza alle istituzioni impegnate a difendere l’efficienza e la qualità del nostro presidio ospedaliero. Ben venga – conclude il comitato cittadino – il novello impegno per la salvaguardia della sanità locale da parte di forze politiche e politici nostrani attualmente al governo della Regione Lazio, anche se verrebbe da chiedersi dove erano
quando veniva approvata la programmazione regionale sanitaria. Lo spirito del Comitato era e resta di collaborazione con le istituzioni e di mobilitazione sui territori”.