Home Cronaca Processo Tritone, il pm Musarò comincia la sua requisitoria

Processo Tritone, il pm Musarò comincia la sua requisitoria

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Si è svolta a partire da questa mattina, nelle aule del Tribunale di Velletri, la prima parte della requisitoria del Pubblico Ministero Giovanni Musarò sul processo Tritone, davanti al collegio presieduto dal giudice Silvia Artusi. In più di cinque ore di intervento il pm non ha concluso il suo intervento, che riprenderà lunedì 23 settembre, al termine del quale chiederà le condanne per gli imputati del procedimento.

Già in apertura Musarò ha voluto essere chiaro: “Abbiamo dimostrato l’esistenza ad Anzio e Nettuno di una locale di ‘Ndrangheta legata alla casa madre“, spiegano poi come questo sodalizio, composto dai tre sottogruppi delle famiglie Madaffari, Perronace e Gallace, abbia al centro della propria attività il traffico di droga, ma abbia anche preso il pieno controllo di tutto il territorio, “infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e negli apparati investigativi“.

Sia ad Anzio che a Nettuno i rapporti con la politica erano ben stretti, con la famiglia Perronace che aveva il potere di dire la sua sul futuro candidato sindaco del centrodestra e quella Madaffari che veniva informata sulla scelta della coalizione riguardo al nome da presentare: “Sceglievano il candidato – ha spiegato il Pubblico Ministero – lo appoggiavano in campagna elettorale e una volta vinto passavano all’incasso“.

La seconda e ultima parte della requisitoria è prevista per lunedì prossimo, al termine della quale il pm chiederà le condanne nei confronti degli imputati. La parola passerà poi alle parti civili e successivamente alla difesa, dopo di che dalla camera di consiglio si uscirà con la sentenza.