Home Cronaca Fallimento “Capo d’Anzio”, bloccati tutti i servizi all’interno del porto. È paralisi

Fallimento “Capo d’Anzio”, bloccati tutti i servizi all’interno del porto. È paralisi

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Precipita la situazione al porto di Anzio, dopo la decisione del tribunale civile di Velletri di mettere in liquidazione la Capo d’Anzio, di fatto dichiarata fallita. Questa mattina tutti i dipendenti della società in liquidazione, nove ormeggiatori e tre impiegati, hanno incontrato la commissione straordinaria che amministra la città comunicando l’interruzione del servizio, considerato che, in questo momento, i loro contratti sono sospesi. Ieri e sabato gli ormeggiatori avevano comunque garantito i servizi di collegamento tra la banchina e il campo boe, assumendosi una responsabilità diretta dopo la decisione dei curatori di sequestrare i motori dei due barchini. Davanti a una situazione di impasse, questa mattina sono saliti al Comune spiegando che, al momento, i servizi sono interrotti. Quindi, interrotto il collegamento tra le banchine e il campo boe, l’assistenza alle imbarcazioni in transito, l’assistenza e la riscossione dei canoni di occupazione dei posti barca all’interno del porto turistico, la gestione del parcheggio di piazzale Marinai d’Italia, l’assistenza ai posti barca che vengono utilizzati dai disabili. Impossibile per il personale incassare il dovuto per il blocco del conto della società e l’impossibilità di utilizzare il pos per i pagamenti. Insomma, come si può capire, è il caos. Intanto, proprio in questi minuti è iniziato un vertice convocato dai commissari prefettizi alla presenza di segretaria generale, dirigenti comunali, capitaneria di porto, carabinieri, polizia di Stato, e polizia locale per cercare di trovare una soluzione. L’obiettivo di chiedere la prosecuzione temporanea della gestione del porto, almeno fino a fine settembre. Una richiesta già fatta dagli stessi commissari ai curatori fallimentari nominati dal tribunale, ma caduta nel vuoto. La strada che si intende seguire è quella di varare un’ordinanza d’urgenza che, per motivi di sicurezza e di fruibilità del porto, autorizzi il personale a continuare per almeno tre mesi la gestione dei servizi.

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