Non c’è niente da fare, saranno anche piccole sfumature, ma il Comune di Nettuno fa proprio fatica a definire “occupanti” i soldati tedeschi dopo l’8 settembre 1943. E così spunta una nuova polemica con l’Anpi locale sulla targa che sarà scoperta il 25 aprile in memoria dei due cittadini nettunesi Giovanni Usicco di anni 46 e Antonio Picchioni di anni 34 fucilati dai tedeschi il 10 ottobre 1943. Nel testo da scolpire sulla targa che l’Anpi aveva proposto al Comune si faceva riferimento alle “truppe tedesche che occupavano il territorio italiano, all’indomani dell’armistizio, si resero responsabili di stragi e violenze contro i civili…”. Il Comune ha ricevuto il testo, ma lo ha modificato radicalmente tagliando quella frase e definendo le truppe tedesche “insistenti” sul territorio di Nettuno. Insomma, non “occupanti”, ma “insistenti” ossia che insistevano sul territorio. Sofismi? Sicuramente. Certo è che definire “occupanti” i tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sarebbe stato sicuramente più chiaro ed efficace che definirli “insistenti”.
“Apprendiamo dalla delibera della Giunta comunale – scrive in una nota l’Anpi locale – come la dicitura che riporterà la targa (diversa da quella da noi proposta), non qualificando le truppe tedesche come occupanti ma come “insistenti”, privi di un significato sostanziale il conflitto della seconda guerra mondiale decontestualizzando il tema della “guerra ai civili” perpetrata come prassi bellica dai nazisti in tutta Europa. Riteniamo che omettere il contesto ed il ruolo di occupanti delle truppe tedesche – aggiunge l’Anpi – conferisca una indeterminatezza del messaggio storico-memoriale e sia in contraddizione con lo spirito pubblico e pedagogico-didattico che dovrebbe animare la posa di una targa ad opera dell’istituzione comunale come monito per le future generazioni”.