Il “fido scudiero” di Giorgio Buccolini tirato in ballo dal sindaco di Anzio Candido De Angelis nell’ultimo consiglio comunale sul progetto per la gestione delle pagine social del Comune, parla in conferenza stampa, carte alla mano, per spiegare e chiarire. E’ Claudio Di Giovanni, blogger, presidente dell’associazione onlus Nicla Mille Storie; Nicla è il nome della mamma di Giorgio Buccolini, uno dei soci fondatori dimessosi dall’associazione nel gennaio 2020 perché contrario al progetto per la gestione delle pagine social del Comune di Anzio. “L’associazione – spiega Di Giovanni – nasce nel marzo del 2019 ed ha come finalità quella di sviluppare progetti e iniziative che aiutino persone deboli e dei disabili. Tanto è vero che aderiamo all’associazione regionale che raccoglie le associazioni del Terzo settore. Nel 2020 ci iscrivano anche ad analogo albo comunale che riunisce le onlus con la finalità di presentare progetti e ottenere contributi per il sostegno delle fasce deboli. Come primo impegno della nostra associazione ci sono spese solidali, acquisto e donazioni di apparecchiature sanitarie. E’ un inizio”.
Il progetto per curare la pagina Facebook del Comune
Si arriva a settembre del 2019 quando la pagina Facebook del comune di Anzio si blocca e lo resterà fino marzo del 2020. “A dicembre mi chiamano il sindaco De Angelis e il vicesindaco Danilo Fontana – continua il racconto Di Giovanni – e mi chiedono se avevamo intenzione come associazione di occuparci della pagina Facebook del Comune che è bloccata. “Inventati qualcosa”, mi dicono. Poi il sindaco si raccomanda di tenermi sotto una spesa mensile di tremila euro. A quel punto iniziamo a ragionare su progetto che possa impegnare più persone. E nella proposta di convenzione che ha come oggetto la divulgazione di ordinanze, comunicati ed eventi su pagine social del comune che protocolliamo il 20 gennaio 2020, indichiamo uno staff di cinque persone: un fotografo, una persona qualificata che conosca il territorio e la sua storia, un tirocinante che conosca l’inglese e due volontari; e come contributo sociale da parte del Comune prevedevano 2.500 euro mensili”.
Il Comune annuncia un bando che non ci sarà
“Presentato il progetto – continua Claudio Di Giovanni – dopo qualche settimana mi chiama la segretaria generale del Comune e mi spiega che hanno un tetto di spesa di 1.500 euro, con una possibile integrazione nel caso si aggiungano ulteriori spettacoli da pubblicizzare nell’ambito dell’Estate Blu. La segretaria precisa che comunque faranno un bando. Rispondiamo che non ci sono problemi e aspettiamo. Il bando non sarà mai pubblicato, mentre a marzo riparte la pagina Facebook del Comune. Con determinazione del 21 marzo viene infatti affidata direttamente, senza bando, l’implementazione del servizio della pagina Facebook ad un’altra società che, come abbiamo accertato, nel 2020 beneficerà di determine di liquidazione da 3.100 euro, 5.100 euro, ancora 5.100 euro e 7.200 euro. Il problema, ad Anzio, – conclude Di Giovanni – è che oggi la maggior parte delle associazioni che beneficiano di contributi comunali sono legate in qualche modo ad amministratori comunali. Per questo motivo, ma anche per altro, ho chiesto audizione alla Commissione di indagine”.