I consiglieri del Partito Democratico di Nettuno Roberto Alicandri e Marco Federici attaccano l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore ai Servizi Sociali Maddalena Noce dopo la pubblicazione della determina 626, relativa alla restituzione delle somme non utilizzate per il potenziamento dei centri estivi 2020.
“Quel documento urla vendetta – commentano i due – i servizi sociali guidati (si fa per dire) dalla assessora Noce hanno restituito al Ministero per le politiche della famiglia oltre 91 mila euro che non sono riusciti a spendere. Una vera vergogna. Questi soldi erano destinati al potenziamento dei centri estivi e l’amministrazione Coppola nel totale immobilismo che la contraddistingue è riuscita a non fare nulla“.
“Sono mesi che segnaliamo la totale inadeguatezza della assessora nel totale menefreghismo della maggioranza Coppola -continuano i consiglieri – non ci resta che presentare una delibera di valutazione sul suo operato perché vogliamo proprio guardare negli occhi i consiglieri comunali che avranno il coraggio di seguitare a darle fiducia. D’altronde non abbiamo alternative perché come abbiamo già visto finora l’assessora Noce non ha la dignità politica per dimettersi né tantomeno il sindaco Coppola ha il potere o la autorevolezza per revocarla. Non dimentichiamo infatti che questa è solo l’ultima di una serie di imbarazzanti errori commessi dall’assessorato ai servizi sociali“.
Il riferimento di Alicandri e Federici è alla gestione dei buoni spesa per le famiglie più indigenti: “Una gestione che risulta quantomeno opaca – commentano – non si riesce a capire infatti con che logica siano stati erogati visto che pare non si sarebbe trattato né di ordine cronologico né di graduatoria legata al livello di necessità. Lo diciamo da parecchio e lo ribadiamo. L’assessorato ai servizi sociali è importante in un periodo normale e diventa fondamentale in un periodo come quello odierno e non si può lasciare nelle mani di chi come l’assessora Noce ha chiaramente dimostrato di non essere in grado di ricoprire tale ruolo cardine. Infine forse anche una rotazione tra i dirigenti in questo settore potrebbe non essere una cattiva idea perché nei comuni virtuosi gli uffici in genere compensano le incapacità della politica che nel caso dell’amministrazione Coppola sono sotto gli occhi di tutti e purtroppo nel caso dei servizi sociali di Nettuno non è avvenuto“.