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Anzio, Consiglio sulla legalità: solidarietà di tutte le forze politiche a Lina Giannino. Con i distinguo dei vari gruppi

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E’ iniziato con puntualità il Consiglio comunale straordinario, ad Anzio, sul tema della legalità convocato 48 ore dalla presidente Giusy Piccolo per fare chiarezza sulla situazione dopo il grave atto di intimidazione – un proiettile fatto recapitare in busta chiusa presso l’Ufficio protocollo del Comune – nei confronti della capogruppo del Pd, Lina Giannino. Dall’opposizione le prime voci a levarsi sono state quelle di Anna Marracino (Italia Viva) che ha espresso solidarietà alla collega Giannino e sottolineato la “ferma condanna del vile atto. Il luogo deputato per il dibattito sulla questione, intorno al quale debbono far quadrato gli esponenti politici e la cittadinanza, rimane ed è il consiglio comunale. E da qui che debbono partire le azioni sincrone di tutte le forze politiche”. Poi, riferendosi alla geografia politica del consesso civico, Marracino ha chiarito che “c’è una larga maggioranza che governa, una opposizione rappresentata da Italia Viva e un’altra opposizione (Pd, Alternativa per Anzio e M5S, ndr) del quale non si condividono le scelte del confronto politico. Nell’ordine del giorno che auspico venga redatto oggi, dovrà essere messo in chiaro il respingimento del vile atto nei confronti della collega Giannino ma anche l’infangamento della città“.

A Marracino, sempre dai banchi di opposizione, ha fatto seguito Rita Pollastrini (Movimento 5 Stelle) che pur non abituata a fare distinguo, questa mattina per sua stessa ammissione si è vista costretta a farne. “Dopo l’accaduto, il Movimento 5 Stelle ha immeditamente espresso la propria solidarietà, senza se e senza ma. La solidarietà non ha bisongo di tante parole, non prevede distinguo. Ma oggi dovrò farne: noi siamo con Lina, ma la stessa vicinanza l’avremmo espressa per chiunque si fosse trovato toccato da una intimidazione. ma al di là della solidarietà, non possiamo ritrovarci nelle esternazioni del Pd, ed ecco il distinguo che avrei voluto evitare. Non condivido le dichiarazioni del Partito democratico che trovo generiche, strumentali e affrettate. C’è la mafia ad Anzio? – ha continuato la capogruppo Rita Pollastrini -. Non lo dico io, lo dice l’ultima relazione antimafia, lo dicono le sentenze, lo dice il procuratore Prestipino. La presenza della malavita organizzata sul territorio è assodata e circostanziata e dobbiamo prenderne atto nella vastità del fenomeno, nello spazio e nel tempo. Chi chiude gli occhi o sminuisce, è complice. Questa presenza della malavita organizzata è riuscita ad infiltrare? Tutti noi ci auguriamo di no, ma non siamo a noi a doverle dare queste riposte, quanrto piuttosto chi ha il dovere di fare le indagini e chi fa politica. Sono tanti e tanti anni che la nostra comunità assiste sgomenta a fatti simili, questo consiglio comunale deve essere il primo a compattarsi e chiedere chiarezza. Le commisisoni d’accesso non sono un’offesa alla città ma al contrario sono uno strumento di garanzia ed il M5S lo chiede dal 2016″.

Per tutta risposta, è stata la maggioranza di centrodestra a dichiarare che “la commisisone d’accesso può arrivare anche subito, non abbiamo nulla da nascondere. Ad essere sbagliato, è il messaggio che è stato inviato. La nostra massima solidarietà va alla collega Lina Giannino, condanniamo il vile gesto“, come hanno sottolineato Marco Maranesi, Flavio Vasoli, Massimigliano Marigliani e Massimo Millaci,ma respingiamo con forza le esternazioni fatte dal Pd in conferenza stampa, che sono mere strumentalizzazioni politiche”. Di colpi bassi alla maggioranza, al sindaco e all’assise ha parlato invece Federica De Angelis che ha espresso massima solidarietà alla capogruppo del Pd ma “quanto detto è pesante, sono delusa da un vile attacco politico, al quale chiedo all’Amministrazione di rispondere con le opere e con gli atti amministrativi”.