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Anzio, è morto Gigi Proietti: era legato alla cittadina neroniana e amava il suo mare

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Una carriera lunghissima, più di mezzo secolo in scena e sul set, un talento unico condito all’autoironia quello di Gigi Proietti, scomparso oggi (2 novembre), nello stesso giorno della sua nascita, stroncato all’età di 80 anni. Una perdita che lascia un vuoto enorme nel panorama artistico italiano ed anche sul territorio, da sempre molto legato all’’attore romano, uno dei più grandi del teatro, della tv e del cinema italiano. A piangere, commossa, la scomparsa di Gigi Proietti è anche la città di Anzio, che più di una volta è stata scelta dall’attore e drmmaturgo quale location per i suoi spettacoli e meta per una breve vacanza. Prima negli anni ’90, poi nel 2006 nell’ambito di AnzioEstateBlu, Proietti ha calcato le tavole del palco dello Stadio di baseball con con il’indimenticabile spettacolo “SERATA D’ONORE TOUR 2006” in versione estiva. Quasi tre ore di esibizione senza sosta, supportate da un allestimento studiato e realizzato per far vivere allo spettatore una serata davvero indimenticabile. L’attore, che ha formato alcuni giovani attori di Nettuno, aveva anche partecipato alle Regate del cuore organizzate da Peppe Barone.Quando diversi personaggi del mondo dello spettacolo si sono sfidati, per beneficenza, in una gara tra 6 barche a vela. E’ proprio Barone a firmare una dedica commossa sul suo profilo fb: “Come ogni anno oggi ci saremmo sentiti per il tuo compleanno e ti avrei promesso sta spigola che purtroppo non riusciremo a mangiarsi insieme. Oltre a essere un maestro, Gigi era un grande amante del mare, della vela oltre che di tante cose belle, era una di quelle persone che amano la vita, in tutte le sfaccettature e quando c’era un attimo di sconforto le barzellette erano la sua terapia. Le serate dopo un bicchiere di vino diventavano uno show, ci mancherà per sempre. Ciao Mandrake, ciao Cavaliere Nero, ciao Amico mio“. L’attore romano si trovava ricoverato in clinica già da una quindicina di giorni per gravi problemi cardiaci, ma la famiglia aveva voluto mantenere il massimo riserbo.