Andrà in scena questa sera alle 21, sul palco del teatro Europa di Aprilia, l’originale spettacolo targato Antonio Rezza e Flavia Mastrella, dal titolo 7-14-21-28.
A dare voce e corpo allo spettacolo, oltre allo stesso Rezza, ci sarà l’attore Ivan Bellavista.
LA STORIA
In un paese allo sbando un Uomo è affascinato dallo spazio che diventa numero. La particella catastale dell’ingegno porta l’essere animato a fondersi con la civiltà numerica al declino. Una donna bianca, vestita di rete e di illusione, rimpiange il tempo degli inizi, quando l’amore è solo affanno e poco ancora. Il non senso civico sfugge a chi governa come bestie questo ammasso di carne alla malora. Si vota con la gola gonfia delle urla di chi ha votato prima, ci si lascia sovrastare
dall’istituzione che detta convenzione e cancella dignità.
Il sollevatore di pesi solleva se stesso e la famiglia organizzata che sputa fiato su ogni collo alla deriva. Intanto la cultura si finanzia con i soldi del padrone: il servilismo non ha dote.
Seduti nell’alto dei cieli ad aspettare il Dio mozzo che ci ha fatto a pezzi.
E finalmente i numeri a rendere lo spazio fallace, in balia della cifra che lo schiaccia. Costretto a ragionare non per logica ma per sottrazione, l’uomo è improvvisamente migliore: sotto di lui non c’è la terra che lo seppellirà ma la tabella di uno spazio mai così
confuso. Che poi si ride è un problema legato alla mercificazione della pelle macellata.
In questo gioco macabro e perverso si affaccia la fiaba allucinata: altro che felici e contenti, qui la nevrosi insegue il capriolo: uno che scappa e l’altro che corre con due
gambe che non ne fanno una. Fossimo zoppi faremmo più paura.
Un plauso, per la realizzazione di questa affascinante storia, va all’assistente alla creazione Massimo Camilli, al disegno luci di Mattia Vigo, al consulente tecnico Daria Grispino e all’organizzazione di Stefania Saltarelli.
Lo spettacolo, come detto, si terrà al teatro Europa di corso Giovanni XXIII e avrà un costo di 20 euro, 11 per i ridotti.