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Staccato l’autorespiratore artificiale a Maria, la Oss crollata in corsia dopo un doppio turno di lavoro

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Sono state staccate questa notte le macchine che tenevano in vita artificialmente Maria Biagia Anna Cerami, per tutti Maria, la Operatrice socio-sanitaria in forza all’ospedale di Anzio che il 1 gennaio dopo un secondo turno di lavoro nel reparto di Ortopedia è Chirurgia, è stata colpita da emorragia cerebrale che purtroppo non le ha lasciato scampo. Soccorsa subito dai colleghi, la donna è stata trasferita poco dopo al San Camillo di Roma dove le sue condizioni sono apparse sin da subito disperate. La speranza dei familiari – tra cui il compagno che nella stessa giornata è stato colto da infarto – era che la sessantaduenne potesse essere operata. Ma l’emorragia era talmente estesa che l’intervento si è purtroppo rivelato inutile e solo un miracolo avrebbe potuto salvarla. Giovedì scorso Maria Cerami è tornata a casa, al ‘Riuniti‘ in Terapia intensiva. Dopo due giorni di morte cerebrale le è  stato staccato l’autorespiratore. “Maria é stata un esempio per tutti noi – commenta in lacrime un’infermiera che la conosceva bene – sempre disponibile forse anche troppo e sempre pronta ad aiutare. Una grande persona e un’ottima professionista per chi ha avuto il piacere e l’onore di conoscerla“.  In lutto l’intera struttura sanitaria dove operatori e infermieri continuano a chiedere a viva voce un intervento concreto che metta fine all’emergenza che il Riuniti sta vivendo da troppo tempo ormai: accorpamento dei reparti, personale insufficiente e turni massacranti. Come quelli che copriva Maria. Che aveva smontato un turno e rimontato un altro. Fino a crollare. Sotto gli occhi di chi potrebbe e dovrebbe intervenire e non lo fa.